Un decreto per frenare gli scioperi di Aerolineas Argentinas
Il governo argentino di Javier Milei ha deciso di intervenire in modo deciso per porre fine alle continue interruzioni del servizio di Aerolineas Argentinas causate dagli scioperi dei piloti. Con un decreto appena emanato, il governo ha dichiarato il trasporto aereo “servizio pubblico essenziale”, imponendo una copertura minima del 50% dei voli programmati e un preavviso di cinque giorni per qualsiasi sciopero futuro. L’obiettivo è quello di limitare il disagio per i passeggeri, che nelle ultime settimane hanno subito cancellazioni e ritardi a causa delle azioni di protesta.
La rivendicazione dei piloti e la prospettiva di privatizzazione
Il sindacato dei piloti di Aerolineas Argentinas, Apla, reclama un adeguamento degli stipendi all’inflazione, ma il governo sostiene di non avere le risorse per soddisfare questa richiesta. Il governo, infatti, sta portando avanti un ampio processo di ristrutturazione della compagnia, con l’obiettivo di privatizzarla. Il deficit di Aerolineas Argentinas è stimato in circa 200 milioni di dollari nel 2023, e la privatizzazione è vista come la soluzione per rilanciare la compagnia e renderla economicamente sostenibile.
La reazione del sindacato e le minacce di intensificazione della protesta
Il sindacato dei piloti ha reagito con durezza al decreto del governo, definendolo un “attacco alla libertà sindacale”. Apla ha ribadito le sue richieste di adeguamento salariale e ha annunciato che il “conflitto” continuerà fino a quando le sue richieste non saranno soddisfatte. Il sindacato ha anche minacciato di intensificare le azioni di protesta, affermando che “le misure di azione sindacale aumenteranno di impatto e si diversificheranno nella loro metodologia”.
Un conflitto che rischia di acuirsi
La decisione del governo di dichiarare il trasporto aereo servizio pubblico essenziale potrebbe non essere la soluzione definitiva al conflitto con i piloti di Aerolineas Argentinas. Il sindacato ha dimostrato di essere determinato a ottenere un adeguamento salariale, e le minacce di intensificare le azioni di protesta lasciano presagire un’escalation del conflitto. La privatizzazione della compagnia, se attuata, potrebbe portare a ulteriori tensioni, con il rischio di un’ulteriore destabilizzazione del settore del trasporto aereo argentino.