Un corteo silenzioso per Nourdine Naziki
Un corteo composto da circa 500 persone ha percorso le strade di Viareggio per rendere omaggio a Nourdine Naziki, il rapinatore marocchino ucciso da Cinzia Dal Pino il giorno 8 settembre. La manifestazione, promossa dal Forum della Pace, è partita da davanti al Comune e ha raggiunto via Coppino, il luogo dell’incidente. Il corteo, silenzioso e composto, ha visto la partecipazione di don Luigi Sonnenfeld, ‘prete operaio’ della chiesetta dei Pescatori, e di rappresentanti della comunità marocchina, sindacati e associazioni come Cgil, Arci, Legambiente, Anpi, Casa delle Donne, Croce Verde, Cantiere Sociale e Uovo di Colombo. In prima fila, lo striscione ‘Giustizia per Nouri’ riportava il vero nome del rapinatore, mentre molti partecipanti portavano un fiore da deporre sul punto dell’investimento.
La richiesta di giustizia e la situazione di marginalità di Naziki
La comunità marocchina ha espresso la sua richiesta di giustizia per Nourdine Naziki, chiedendo al consolato di rilasciare il visto alle sorelle del defunto per consentire loro di venire in Italia e organizzare il rimpatrio della salma. Don Luigi Sonnenfeld ha evidenziato il contrasto sociale presente in Versilia, con la presenza di persone in difficoltà accanto al lusso e alla ricchezza. Un’amica di Naziki, Catia, ha raccontato che lui si rivolgeva alla Misericordia per curarsi i denti e alla Caritas per ricevere assistenza, sottolineando la sua situazione di marginalità e la mancanza di una casa stabile. Un altro marocchino ha espresso la sua incomprensione per la misura cautelare di arresti domiciliari per Cinzia Dal Pino, chiedendo giustizia per l’accaduto.
L’attenzione mediatica e le richieste di giustizia
La presenza di numerose televisioni a Viareggio, un’attenzione mediatica insolita per la città, ha portato alla luce la richiesta di giustizia da parte della comunità marocchina. Le telecamere sono state rivolte anche alla situazione di marginalità in cui viveva Naziki, con l’obiettivo di dare voce alle sue difficoltà e di sollecitare una riflessione sulla giustizia sociale.
Considerazioni sul caso
Il caso di Nourdine Naziki e Cinzia Dal Pino solleva un dibattito complesso sulla giustizia e sulla marginalità sociale. Da un lato, è comprensibile il dolore della comunità marocchina per la perdita di un membro e la richiesta di giustizia per il defunto. Dall’altro, la vicenda evidenzia la necessità di affrontare la questione della marginalità e dell’assistenza alle persone in difficoltà, evitando che situazioni come quella di Naziki si ripetano.