L’educazione come pilastro della Repubblica
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inaugurato l’anno scolastico 2024-2025 al Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Cagliari, pronunciando un discorso che ha posto l’accento sull’importanza fondamentale dell’educazione per la vita della Repubblica. “Talvolta, questo nostro tempo dominato dall’assillo del presente, del qui e ora, rischia di far dimenticare che l’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica”, ha affermato Mattarella.
Il Presidente ha sottolineato che la qualità del sistema educativo è strettamente legata al futuro della società e che la scuola non è un’entità separata, ma un organismo che vive e concorre al progresso della società. “La scuola non è una bolla, un recinto, un mondo a parte. Ma un organismo che vive nella società e concorre al suo progresso”, ha detto.
Il disagio giovanile: una questione nazionale urgente
Mattarella ha poi affrontato il tema del disagio giovanile, definendolo “una grande e urgente questione nazionale” che richiede un impegno concreto e l’utilizzo di tutti i mezzi a disposizione. “Non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a tanti fatti di cronaca, a tanti episodi di varia gravità ma tutti intollerabili”, ha sottolineato il Presidente.
Il Presidente ha ribadito l’importanza di affrontare il problema senza indulgenze o lassismi, ma senza nemmeno cadere nell’illusione che tutto possa essere risolto con un’ottica esclusivamente securitaria. “Senza indulgenze o lassismi, che sono peraltro diseducativi, ma senza nemmeno nutrire l’illusione che tutto possa essere risolto attraverso un’ottica esclusivamente securitaria”, ha affermato.
Ridurre i divari territoriali e investire nella scuola
Mattarella ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di ridurre i divari territoriali nell’accesso ai diritti di cittadinanza, sottolineando che “la coesione della società passa anche dai territori”. “Ridurre i divari, che dal territorio si proiettano sugli stessi diritti di cittadinanza, è anche questo un compito a cui ci richiama direttamente la Costituzione”, ha affermato.
Il Presidente ha poi sottolineato l’importanza di investire nella scuola, dotandola di strutture che favoriscano l’inserimento sociale dei giovani e che comprendano, oltre agli strumenti della didattica classica, la possibilità di avvicinarsi alla musica, alle arti e allo sport. “La scuola, cioè l’apertura al mondo e al vivere sociale di bambini, adolescenti, giovani, va dotata delle strutture che favoriscano questo inserimento, comprendendo, oltre agli strumenti della didattica classica, la possibilità di avvicinarsi alla musica, alle arti, allo sport”, ha detto.
Mattarella ha anche sottolineato l’importanza di utilizzare al meglio le risorse del PNRR per incrementare la sicurezza degli edifici scolastici e per investire in settori strategici che aprono al futuro, come la scuola. “Va utilizzata al meglio l’occasione offerta dal grande Piano di ripresa europeo, noto come PNRR, e che già ci aiuta a incrementare la sicurezza degli edifici scolastici. E’ necessario proseguire su questo percorso virtuoso, facendo dell’Europa un investitore centrale nei settori strategici che aprono al futuro. La scuola è certamente uno di questi. E l’Europa è l’orizzonte della nostra scuola”, ha affermato.
Il ruolo fondamentale degli insegnanti
Mattarella ha concluso il suo discorso rivolgendosi agli insegnanti, ai presidi, ai docenti e al personale di supporto, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella società. “Agli insegnanti, ai presidi, ai docenti, al personale di supporto si chiede molto; talvolta troppo. Anche a fronte di retribuzioni spesso non all’altezza di altri Paesi europei. Si tratta di un aspetto di grande rilievo che va affrontato concretamente”, ha detto.
Il Presidente ha sottolineato che gli insegnanti hanno il compito di formare ed educare i cittadini del futuro e che la loro opera, spesso silenziosa e non conosciuta, è fondamentale per il futuro dell’Italia. “Tutti loro hanno e devono sempre avere la consapevolezza e l’orgoglio di ricoprire un ruolo prezioso per la nostra società: quello di formare ed educare i cittadini che crescono. Dalla loro opera, spesso silenziosa e non conosciuta, dipende in gran parte il futuro della nostra Italia”, ha concluso.
Un messaggio di speranza e responsabilità
Il discorso di Mattarella rappresenta un messaggio di speranza e responsabilità per l’intero sistema educativo italiano. L’invito a non dimenticare il valore dell’educazione e la necessità di investire in un sistema educativo di qualità è un messaggio importante che dovrebbe essere recepito da tutti gli attori coinvolti. La sfida del disagio giovanile e la necessità di ridurre i divari territoriali sono temi cruciali che richiedono un impegno concreto e un’azione coordinata da parte di tutti.