Proteste contro Bukele per i diritti umani
Centinaia di persone hanno preso parte a una manifestazione a San Salvador per protestare contro il governo del presidente Nayib Bukele. I manifestanti, tra cui attivisti per i diritti umani, parenti di persone scomparse e incarcerate, hanno marciato per le strade principali del centro storico della capitale, chiedendo la “fine degli abusi dei diritti umani” nell’ambito dello stato di emergenza in vigore nel Paese da marzo 2022. Le proteste sono state caratterizzate da striscioni con messaggi come “niente più corruzione”, “libertà per i familiari”, “niente più criminalizzazione dei sindacalisti” e “niente più regime”. I manifestanti hanno anche scandito slogan come “li hanno arrestati vivi, li vogliamo vivi” e “difendiamo gli innocenti, non i criminali”.
Contesto delle proteste
La protesta si è svolta in concomitanza con le celebrazioni per il 203° anniversario dell’indipendenza centroamericana dalla Spagna. Le celebrazioni hanno visto sfilate di soldati, polizia e studenti, creando un contrasto evidente con le richieste di giustizia e libertà dei manifestanti. Lo stato di emergenza, introdotto da Bukele nel marzo 2022, ha suscitato forti critiche da parte di organizzazioni internazionali per i diritti umani, che denunciano arresti arbitrari, detenzioni illegali e violazioni dei diritti fondamentali.
Una crescente preoccupazione per la situazione in El Salvador
La protesta a San Salvador evidenzia una crescente preoccupazione per la situazione dei diritti umani in El Salvador sotto la presidenza di Bukele. L’utilizzo dello stato di emergenza per reprimere la criminalità ha avuto un impatto significativo sulle libertà individuali, con accuse di arresti arbitrari e detenzioni illegali. È fondamentale che la comunità internazionale continui a monitorare la situazione e a sollecitare il governo di Bukele a rispettare i diritti umani fondamentali.