Un disastro in corso
Il Perù sta affrontando una grave emergenza incendi che ha già distrutto oltre 3.300 ettari di aree naturali e terreni agricoli. Secondo il Sistema informativo nazionale per la prevenzione e l’attenzione ai disastri (Sinpad), sono 51 gli incendi attivi in 14 regioni del paese andino.
La regione più colpita è quella di Cusco, che registra al momento 31 incendi, secondo il Centro nazionale per le operazioni di emergenza dell’Indeci, la Protezione civile del Perù.
Il bilancio delle vittime è pesante: solo quest’anno hanno già perso la vita dieci persone, quasi tutte anziane. Gli incendi nell’Amazzonia peruviana continuano a distruggere habitat naturali millenari di specie a rischio di estinzione, a cominciare dall’orso andino.
L’appello per l’emergenza
L’ufficio del difensore civico ha lanciato un appello al governo della presidente Dina Boluarte per intervenire e contenere il disastro. In un comunicato ufficiale, l’ufficio ha chiesto che “nelle regioni colpite da questa catastrofe venga dichiarato lo stato di emergenza”.
La presidenza della Repubblica peruviana ha dichiarato che il 60% degli incendi sono stati domati, ma in diverse regioni del Paese il fuoco continua ad essere incontrollabile.
Un problema complesso
L’emergenza incendi in Perù evidenzia un problema complesso che richiede un approccio multiforme. Oltre alle immediate azioni di spegnimento, è necessario investire in prevenzione, educazione ambientale e gestione sostenibile delle risorse naturali. La deforestazione, la siccità e le attività umane svolgono un ruolo significativo nell’innesco e nella diffusione degli incendi.
La collaborazione tra governo, organizzazioni non governative e comunità locali è fondamentale per affrontare questa sfida e proteggere l’ambiente e le vite umane.