Un decesso inspiegabile
La morte di Helen Comin, 50enne di Cittadella (Padova), avvenuta il 10 settembre scorso all’ospedale di Castelfranco Veneto (Treviso), cinque giorni dopo un intervento di chirurgia estetica al seno presso la struttura sanitaria privata Diviclinic, continua a suscitare interrogativi. L’autopsia condotta dal medico legale Claudio Terranova non ha evidenziato un legame diretto tra l’operazione e l’arresto cardiocircolatorio che ha portato al decesso della donna.
L’esame autoptico, svoltosi ieri pomeriggio all’obitorio dell’ospedale castellano, non ha rilevato alcuna correlazione evidente tra l’intervento chirurgico e la morte della paziente. Per questo motivo, saranno necessari ulteriori esami sui tessuti e sui fluidi prelevati dalla salma per cercare di chiarire le cause del decesso.
Indagini in corso
La Procura della Repubblica di Treviso ha aperto un’indagine sulla vicenda. Il titolare di Diviclinic, Antonio Di Vincenzo, e l’anestesista Fabio Toffoletto sono stati iscritti nel registro degli indagati. Le indagini si concentreranno ora sull’analisi dei risultati degli esami istologici e tossicologici che saranno condotti nei prossimi mesi.
La famiglia di Helen Comin, profondamente addolorata per la perdita della loro cara, attende con ansia di conoscere la verità sulla causa della morte. La speranza è che le analisi in corso possano fornire risposte chiare e definitive, permettendo di fare luce su questo tragico evento.
La necessità di un’analisi approfondita
La mancanza di un collegamento evidente tra l’intervento chirurgico e il decesso, come emerso dall’autopsia, rende necessario un’analisi più approfondita. È importante che le indagini si concentrino sulla ricerca di eventuali cause sottostanti, come possibili complicanze postoperatorie o fattori di rischio preesistenti, che potrebbero aver contribuito alla morte della donna. Solo attraverso un’indagine accurata e completa si potrà giungere a una conclusione definitiva e dare alla famiglia della vittima la verità che merita.