Un’eredità controversa
Si sono celebrati oggi i funerali di Alberto Fujimori, l’ex presidente peruviano che ha guidato un’era di cambiamento ma è stato anche condannato per crimini contro l’umanità. La cerimonia si è svolta nel Grande Teatro Nazionale di Lima, dove il feretro dell’ex presidente riposava da giovedì. Solo la famiglia e gli amici hanno avuto accesso al teatro, dove era stato allestito un altare con rose bianche e una gigantografia di Fujimori. Fuori dal teatro, centinaia di sostenitori hanno seguito la cerimonia religiosa su un maxischermo. “Finalmente sei libero dall’odio e dalla vendetta, sei libero da quei 16 anni di ingiusta prigione, il popolo peruviano ti ha assolto da tante persecuzioni”, ha dichiarato Keiko Fujimori, figlia dell’ex presidente.
Onori di stato e sepoltura
Al termine della cerimonia, il corteo funebre si è spostato al palazzo del governo, dove la presidente Dina Boluarte ha reso gli onori di stato a Fujimori. Successivamente, il feretro è stato portato al cimitero di Huachipa, nella zona orientale di Lima, dove l’ex presidente è stato sepolto.
L’eredità di Fujimori
Alberto Fujimori ha guidato il Perù dal 1990 al 2000, un periodo segnato da importanti riforme economiche e politiche, ma anche da gravi violazioni dei diritti umani. Il suo governo è stato accusato di aver commesso crimini contro l’umanità, tra cui omicidi, torture e sparizioni forzate, durante la sua lotta contro il terrorismo di Sendero Luminoso e MRTA. Fujimori è stato condannato a 25 anni di carcere nel 2009 per i crimini commessi durante il suo mandato, ma è stato rilasciato nel 2017 per motivi di salute. La sua morte ha riacceso il dibattito sull’eredità controversa del suo governo.
Un’eredità complessa
La morte di Alberto Fujimori ha riaperto un dibattito complesso sulla sua eredità. Da un lato, è stato un leader che ha contribuito a stabilizzare il Perù in un momento di grande instabilità, introducendo riforme economiche che hanno portato a una crescita significativa. Dall’altro, le sue azioni hanno lasciato un segno indelebile nella storia del Perù, con gravi violazioni dei diritti umani che non possono essere ignorate. La sua eredità è quindi complessa e controversa, e il suo ricordo sarà sicuramente oggetto di dibattito per molti anni a venire.