Tagli ai bonus e scontro sulla tassa sugli extraprofitti
Il governo italiano si trova ad affrontare una sfida complessa nella definizione della prossima legge di bilancio, con la necessità di reperire risorse e la prospettiva di tagli ai bonus per le famiglie. Al centro del dibattito c’è la questione della tassa sugli extraprofitti, su cui Forza Italia ha espresso un netto dissenso.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato che il partito è “assolutamente contrario” alla misura, definendola “un’ipotesi irreale”. Tajani ha sottolineato che Forza Italia non ha ricevuto alcuna segnalazione in merito all’inserimento della tassa nella Manovra e ha ribadito il “no” del partito, affermando che il ministro Giorgetti non ne ha mai parlato.
Il governo, guidato da Giorgia Meloni, ha annunciato la fine della “stagione dei bonus”, un messaggio che dovrà essere declinato punto per punto entro ottobre. La legge di bilancio definirà quali bonus saranno mantenuti, quali ridotti e quali eliminati a partire dal primo gennaio.
Il settore della casa nel mirino
Il settore della casa si preannuncia come il più colpito dai tagli. Gli italiani potrebbero dover dire addio al bonus mobili, al bonus verde e al bonus decoder, con un netto ridimensionamento degli sconti per i lavori edilizi.
Assoutenti ha stimato che i crediti legati ai bonus edilizi dal 2020 al 2024 hanno raggiunto un costo di circa 220 miliardi di euro, con un peso virtuale di 8.527 euro a famiglia. Tra i bonus a rischio di cancellazione, l’associazione cita l’ecobonus al 75% per la riqualificazione energetica, il sismabonus fino all’85% per lavori antisismici e il bonus verde del 36% per la sistemazione di aree verdi.
Il superbonus subirà un ridimensionamento, passando dal 70% al 65% solo per i lavori di condominio approvati entro il 17 febbraio 2023. Il bonus ristrutturazioni passerà dal 50% al 36% su una spesa massima di 48mila euro.
Il destino degli altri bonus
Anche il bonus psicologo e le carte Cultura o Dedicata a te rischiano di essere tagliati. Il bonus psicologo, introdotto nel 2022, ha un costo di 10 milioni di euro. Il bonus mobili ed elettrodomestici, che offre un contributo fiscale per l’acquisto di arredi e elettrodomestici di classe superiore, è stato definito “buono e virtuoso” dalla Lega, che ha presentato una proposta di legge per il suo rinnovo.
La Fillea-Cgil ha espresso preoccupazione per la riduzione degli incentivi per l’efficienza energetica e la ristrutturazione delle case, definendola un “errore clamoroso” a danno di cittadini, lavoratori e imprese.
Equilibrio tra sostenibilità e welfare
La sfida del governo italiano è quella di trovare un equilibrio tra la necessità di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e il mantenimento di un sistema di welfare che supporti le famiglie. La decisione di tagliare i bonus, pur comprensibile in un contesto di difficoltà economica, rischia di avere un impatto negativo sulle famiglie e sul settore edilizio, con conseguenze a catena sull’economia. La tassa sugli extraprofitti, sebbene possa generare risorse per la manovra, solleva questioni di equità e di incentivi al mercato. La soluzione ideale sarebbe quella di trovare alternative che permettano di mantenere un livello di sostegno alle famiglie senza penalizzare il settore edilizio e senza gravare eccessivamente sulle imprese.