La Testimonianza del Fratello
Alì, uno dei fratelli di Youns El Bossettaoui, ha rilasciato una commovente testimonianza nel processo per l’omicidio del fratello, avvenuto a Voghera il 20 luglio 2021. Alì ha raccontato che la famiglia era a conoscenza della presenza di Youns a Voghera e lo aveva cercato per settimane, rivolgendosi anche ai carabinieri. La tragica scoperta della morte di Youns è avvenuta in ospedale, dove la famiglia si è recata dopo non averlo visto in occasione della festa del montone, una data di grande importanza per la comunità musulmana.
“Sapevamo che Youns era a Voghera e lo cercavamo da settimane. Eravamo stati dai carabinieri il 2 e il 17 luglio. Il 21 luglio, non avendolo visto neppure il giorno prima in occasione della festa del montone che è una data importante per noi musulmani, l’abbiamo cercato ai giardini, in alcuni bar. Poi siamo andati in ospedale, e lì ci hanno detto che era morto dopo quanto era successo la sera prima. L’abbiamo scoperto così, nessuno ci aveva avvisato”, ha dichiarato Alì.
Il Comportamento di Youns
Alì ha anche fornito informazioni sul comportamento di Youns negli ultimi mesi, affermando che il fratello aveva iniziato ad accusare disturbi comportamentali solo negli ultimi sei mesi. Prima di questo periodo, secondo Alì, Youns non avrebbe avuto particolari problemi, nonostante alcune esperienze carcerarie.
La responsabile di un centro in cui Youns era seguito per i suoi problemi ha confermato che il 39enne si comportava bene nel centro e non sembrava aggressivo.
Il Processo
Il processo per l’omicidio di Youns El Bossettaoui continua. Massimo Adriatici, l’ex assessore leghista imputato per eccesso colposo di legittima difesa, è presente in aula. L’udienza del 18 settembre vedrà l’ascolto di Adriatici, mentre il 4 ottobre saranno sentiti alcuni testimoni della difesa. La fase della discussione inizierà il 23 ottobre e la sentenza è prevista per il 6 novembre.
Un Caso Che Solleva Domande
La testimonianza del fratello di Youns El Bossettaoui solleva una serie di domande cruciali sul caso. La famiglia ha appreso della morte di Youns solo dopo averlo cercato in ospedale, un fatto che mette in luce la mancanza di comunicazione e di assistenza nei confronti della famiglia del defunto. Il processo, ancora in corso, dovrà chiarire le circostanze dell’omicidio e stabilire le responsabilità di Massimo Adriatici. La vicenda pone anche l’attenzione sulla necessità di un’attenta analisi dei disturbi comportamentali e sulla necessità di garantire un’assistenza adeguata alle persone che ne soffrono.