Onu: Appello per la protezione del personale umanitario
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che invita tutti gli Stati a “rispettare e proteggere” il personale umanitario nel mondo, compresi i lavoratori locali. La risoluzione, approvata con 14 voti a favore e un’astensione della Russia, arriva dopo mesi di negoziati. L’ambasciatrice svizzera Pascale Baeriswyl, co-autrice del testo, ha dichiarato che la risoluzione “è partita da una constatazione molto semplice ma preoccupante: l’aumento degli attacchi contro gli operatori umanitari e il personale delle Nazioni Unite non mette in pericolo solo la loro vita, ma anche il loro impegno” a favore delle popolazioni vittime dei conflitti armati.
La preoccupazione per la sicurezza del personale umanitario
La risoluzione sottolinea la crescente preoccupazione per la sicurezza del personale umanitario, che svolge un ruolo cruciale nell’assistenza alle popolazioni colpite dai conflitti. Negli ultimi anni, il numero di attacchi contro il personale umanitario è aumentato in modo significativo, con decine di lavoratori che vengono uccisi o feriti ogni anno. La risoluzione riconosce la necessità di proteggere il personale umanitario in modo che possa svolgere il suo lavoro in sicurezza e senza ostacoli.
Il caso dell’offensiva israeliana a Gaza
Sebbene la risoluzione non menzioni alcun conflitto specifico, il pensiero di molti membri del Consiglio di Sicurezza è rivolto all’offensiva israeliana a Gaza. Durante l’ultimo conflitto, almeno 193 membri del personale Onu, quasi tutti palestinesi, sono stati uccisi, il numero più alto nella storia delle Nazioni Unite. Questo tragico bilancio ha evidenziato la vulnerabilità del personale umanitario in zone di conflitto e la necessità di una maggiore protezione.
L’astensione della Russia
La Russia si è astenuta dal voto sulla risoluzione, senza fornire una spiegazione ufficiale. La sua posizione è stata interpretata da alcuni osservatori come un segnale di disaccordo con il testo della risoluzione, che potrebbe essere visto come una critica implicita alle azioni militari russe in Ucraina. Tuttavia, è importante sottolineare che la risoluzione non menziona alcun conflitto specifico, e l’astensione della Russia non implica necessariamente un’opposizione al principio della protezione del personale umanitario.
La necessità di un’azione concreta
L’adozione di questa risoluzione è un passo positivo, ma è importante che gli Stati membri delle Nazioni Unite si impegnino in azioni concrete per proteggere il personale umanitario. La risoluzione chiede agli Stati di adottare misure per prevenire gli attacchi contro il personale umanitario e di garantire che i responsabili di tali attacchi siano perseguiti. È necessario un impegno concreto da parte di tutti gli Stati per garantire la sicurezza di coloro che lavorano per aiutare le popolazioni in difficoltà.