Il ritorno di un film profetico
“Sbatti il mostro in prima pagina”, il film di Marco Bellocchio del 1972, torna a Cannes nella sezione “Cannes Classics” in versione restaurata. Il film, che affronta il tema delle interferenze tra politica, informazione e polizia, è ancora oggi di drammatica attualità, come ha sottolineato lo stesso regista. “Mi fa piacere questo recupero della memoria – ha detto Bellocchio – anche in omaggio a un grandissimo interprete come Volontè con cui ebbi allora un rapporto di grande rispetto reciproco. Sebbene il film sia un po’un caso unico nella mia carriera, perché non ideato da me, i temi di cui si parla non sono dissimili da quelli che abbiamo sotto gli occhi nella moderna società delle immagini e di una comunicazione che come sempre si confronta con le logiche del potere”.
Un’inchiesta sulla società italiana
Il film, girato a Milano in un clima di grande tensione politica, si ispira al delitto di Milena Sutter per il quale fu dapprima incriminato un giovane extraparlamentare di sinistra (il mostro creato dalla stampa) mentre poi il colpevole reo confesso si dimostrò essere il bidello della scuola della ragazza passato alle cronache come “il biondino della spider rossa”. La sceneggiatura, rielaborata da Bellocchio con Goffredo Fofi in appena un paio di settimane, prende solo a pretesto il caso di cronaca per accentuare invece un taglio militante e politico che si traduce nel linguaggio a volte di realismo grottesco che coinvolge soprattutto il personaggio di Volontè, un crudele e cinico direttore di giornale, in questo più simile semmai al commissario di “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”.
L’eredità di Bellocchio
“Sbatti il mostro in prima pagina” è un film che ha segnato la carriera di Bellocchio, anche se non ideato da lui. Il film è un esempio di come Bellocchio, pur evolvendosi nello stile, sia rimasto fedele al suo interesse per l’inchiesta sulla società, le manipolazioni e il ruolo del potere. Temi che ritroviamo anche in altri suoi film, come “Rapito” o il progetto seriale sul “Caso Tortora”.
L’attualità di un film del passato
“Sbatti il mostro in prima pagina” è un film che, nonostante sia stato realizzato nel 1972, è ancora oggi di grande attualità. Le tematiche affrontate, come il rapporto tra politica, informazione e potere, sono ancora oggi al centro del dibattito pubblico. Il film ci ricorda come la manipolazione dell’informazione possa essere utilizzata per creare un’opinione pubblica a favore di una determinata fazione politica. La scelta di Bellocchio di utilizzare un caso di cronaca per parlare di temi più ampi è un esempio di come il cinema possa essere un potente strumento di denuncia sociale.