Il Csm chiede la sospensione di Rosanna Natoli
Il Comitato di presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) ha presentato al plenum una relazione che chiede la sospensione della consigliera Rosanna Natoli. La proposta è stata avanzata dal vicepresidente Fabio Pinelli, che ha sottolineato come la condotta della consigliera “appare sussumibile nel reato di rivelazione di segreto d’ufficio”, in quanto “violazione dei doveri di imparzialità e terzietà”.
La richiesta di sospensione nasce da un’inchiesta che ha coinvolto Natoli per i suoi incontri con una magistrata, Maria Fascetto Sivillo, sotto procedimento disciplinare. La consigliera Natoli si è dimessa dalla commissione disciplinare del Csm in seguito allo scandalo.
Le accuse e le difese
Secondo Pinelli, la condotta di Natoli sarebbe da inquadrare come “rivelazione di segreto d’ufficio”, un reato che prevede la divulgazione di informazioni riservate. Il vicepresidente ha sottolineato la violazione dei doveri di imparzialità e terzietà che la consigliera avrebbe commesso. Natoli, presente al plenum, ha depositato memorie in cui si difende dalle accuse.
Considerazioni sull’autonomia e l’indipendenza della magistratura
La vicenda della consigliera Natoli solleva importanti questioni sull’autonomia e l’indipendenza della magistratura. La richiesta di sospensione, se accolta, potrebbe avere un impatto significativo sull’operato del Csm e sulle dinamiche interne alla magistratura. È fondamentale che il plenum del Csm affronti la questione con la massima attenzione e ponderazione, garantendo un processo equo e trasparente.