Biden in procinto di dare il via libera all’uso di armi a lungo raggio in Russia
Fonti europee hanno riferito al New York Times che Joe Biden è “sul punto” di dare all’Ucraina il via libera per utilizzare armi occidentali a lungo raggio all’interno del territorio russo. Tuttavia, questa autorizzazione sarebbe subordinata alla condizione che l’Ucraina non utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti. Questa decisione, che ha suscitato un lungo dibattito all’interno dell’amministrazione democratica, sarà al centro di una discussione tra Biden e il premier britannico Keir Starmer, in visita a Washington domani.
Un’escalation potenziale
L’eventuale autorizzazione all’uso di armi a lungo raggio da parte dell’Ucraina in Russia rappresenta un’escalation potenziale del conflitto. Se da un lato potrebbe fornire all’Ucraina un vantaggio strategico, dall’altro potrebbe aumentare il rischio di un’escalation del conflitto e di un’ulteriore intensificazione delle tensioni tra Russia e Occidente. La decisione di Biden sarà quindi osservata con attenzione da tutti gli attori internazionali.
Il delicato equilibrio tra sostegno all’Ucraina e prevenzione dell’escalation
La decisione di Biden pone l’amministrazione americana di fronte a un dilemma complesso: come sostenere l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa senza rischiare un’escalation del conflitto che potrebbe portare a una guerra diretta tra Russia e Occidente. La scelta di autorizzare l’uso di armi a lungo raggio, anche se con restrizioni, rappresenta un passo significativo che potrebbe avere conseguenze di vasta portata.