Un Festival ricco di eventi e grandi nomi
La diciassettesima edizione del Campania Teatro Festival, diretta da Ruggero Cappuccio, si terrà dal 21 settembre al 15 dicembre, con il titolo “Battiti per la libertà”. Il programma, sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC, prevede un ricco calendario di quaranta spettacoli, di cui otto internazionali, che si svolgeranno in diversi teatri e spazi di Napoli e della regione. Tra i nomi di spicco che animeranno il festival, spiccano Bob Wilson con il suo “Ubu”, Jan Fabre con “I am a mistake”, Euripides Laskaridis, Nat Randall e Anna Breckon, Patrick Blenkarn e Milton Lim, Luciano Rosso, Antonio Latella con Maria Kallimani e una giovane Compagnia greca. Il festival si aprirà con “La prima Luce di Neruda” di Ruggero Cappuccio, regia di Cesar Brie, il 21 settembre al Mercadante.
Un programma variegato per esplorare la libertà e il dialogo
Il direttore Cappuccio ha sottolineato come lo slogan “Battiti per la libertà” rifletta la necessità di lavorare sul tema della libertà e del dialogo, un tema che si avverte in tutta Europa e nel mondo. “Il diritto alla salute fisica è una prerogativa molto forte per gli ‘stati del mondo’, non altrettanto forte è l’interesse per la salute mentale, né per l’idea che la cultura garantisca la libertà”, ha osservato Cappuccio. Il programma del festival propone una vasta gamma di spettacoli, dalla prosa italiana al teatro internazionale, con un focus particolare sulla drammaturgia contemporanea. Tra i titoli più attesi, “Ubu” di Bob Wilson al Galoppatoio della Reggia di Portici, “I am a mistake” di Jan Fabre alla Sala Assoli, “La prima Luce di Neruda” di Ruggero Cappuccio al Mercadante, “Il medico dei maiali” di Davide Sacco con Luca Bizzarri e Francesco Montanari al Mercadante, “Tra Gaber e Faber” di Neri Marcorè al Mercadante, “La notte di Vitaliano Trevisan” al Mercadante, “La denuncia” di Ivan Cotroneo al Sannazaro, “Le Glass Menagerie” di Williams con Antonio Latella al Nuovo, e “Ismene” dal poeta greco Ritsos alla Galleria Toledo.
Un investimento importante per la cultura
Il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha sottolineato l’importanza del Campania Teatro Festival come investimento nella cultura. “Possiamo essere orgogliosi, siamo la Regione che investe di più nella cultura. La cultura è il lavoro per migliaia di operatori, ma anche per dare un’anima a noi e all’Italia intera”, ha affermato De Luca. Nonostante le difficoltà economiche, la Regione Campania ha mantenuto il suo impegno per il festival, garantendo la sua realizzazione. “Abbiamo ridotto di un po’ quest’anno perché abbiamo dovuto investire solo fondi di bilancio”, ha spiegato De Luca, “ma abbiamo ritenuto di non interrompere alcuni eventi particolarmente significativi: Campania dei festival, Festival di Ravello, festival di Giffoni, produzioni cinematografiche. Abbiamo fiducia per il futuro. Il messaggio che vogliamo trasmettere oggi all’Italia intera è un messaggio di speranza.”
Un festival accessibile a tutti
Il Campania Teatro Festival si distingue anche per la sua accessibilità. I prezzi dei biglietti sono popolari, con un costo che varia dai 5 agli 8 euro. Questo permette a un pubblico ampio di poter godere delle diverse proposte del festival, contribuendo a diffondere la cultura e il teatro in tutta la regione.
La cultura come motore di libertà e dialogo
Il Campania Teatro Festival, con il suo motto “Battiti per la libertà”, si pone come un importante punto di riferimento per la riflessione sulla libertà e il dialogo. In un momento storico in cui la libertà è messa a dura prova, il festival offre una piattaforma per esplorare questi temi attraverso il linguaggio universale del teatro. La scelta di ospitare grandi nomi internazionali, insieme a talenti emergenti, contribuisce a creare un ambiente di scambio culturale e di confronto tra diverse prospettive.