Il blocco di X e le preoccupazioni dell’Anj
L’Associazione nazionale dei Giornali brasiliani (Anj) ha espresso “profonda preoccupazione” per gli effetti negativi sull’attività giornalistica generati dal divieto di accesso al social network X, imposto dalla Corte Suprema lo scorso 30 agosto. L’ente, che rappresenta 79 testate tra cui O Globo, Folha de São Paulo e Estado de São Paulo, afferma che il divieto di accesso e la previsione di multe per chi tenta di accedere tramite una VPN incidono direttamente sul “dovere del giornalismo professionale di ristabilire la verità dei fatti, quando necessario”.
L’Anj ha ricevuto segnalazioni da parte di giornali e giornalisti che hanno perso l’accesso a opinioni, resoconti e informazioni provenienti da diverse fonti di notizie, sia in Brasile che all’estero, distribuite regolarmente attraverso la piattaforma.
L’Associazione ha espresso la speranza che la Corte riveda il divieto e le eventuali punizioni per l’accesso a qualsiasi social network o fonte di notizie, sottolineando le restrizioni al libero lavoro della stampa.
Le motivazioni del blocco
Il blocco di X è stato imposto dal giudice supremo Alexandre de Moraes dopo il rifiuto della società di Elon Musk di indicare un legale rappresentante in Brasile. Il provvedimento si inserisce nell’indagine per associazione per delinquere, ostruzione alla giustizia e istigazione a delinquere contro Musk.
La libertà di stampa e l’accesso alle informazioni
Il caso del blocco di X in Brasile solleva importanti questioni sulla libertà di stampa e sull’accesso alle informazioni. La decisione della Corte Suprema, pur motivata da un’indagine su Musk, ha un impatto significativo sull’attività giornalistica e sul diritto dei cittadini di accedere a diverse fonti di informazione. È fondamentale che i governi garantiscano la libertà di stampa e l’accesso alle informazioni, senza limitare il lavoro dei giornalisti e la possibilità di un dibattito pubblico libero e informato.