Harris domina il dibattito secondo i sondaggi
Il secondo dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha visto la vicepresidente democratica emergere come vincitrice, almeno secondo le prime analisi e i sondaggi condotti dai media statunitensi. L’instant poll della CNN ha mostrato che il 63% dei telespettatori ha ritenuto che Harris abbia avuto una serata migliore rispetto a Trump, preferito solo dal 37% del campione.
Questo risultato rappresenta un netto rovesciamento rispetto al dibattito del 27 giugno, quando Trump era stato considerato il vincitore contro Joe Biden da una percentuale simile di spettatori. La pessima performance di Trump in quell’occasione aveva portato al suo ritiro dalla corsa presidenziale poche settimane dopo.
Anche altri sondaggi, come quello di YouGov e di SSRS per la CNN, confermano la vittoria di Harris. YouGov ha registrato il 54% di preferenze per Harris contro il 31% per Trump, mentre SSRS ha rilevato un aumento della percentuale di persone con un’opinione favorevole di Harris (45% contro il 39% precedente al dibattito).
Un focus group del Washington Post su un campione di 25 elettori indecisi ha mostrato un risultato ancora più netto: 23 partecipanti hanno ritenuto che Harris abbia fornito una performance migliore, contro solo due che hanno preferito Trump.
L’aggressività di Harris e il focus sull’economia
Il New York Times ha analizzato il dibattito evidenziando la maggiore aggressività di Harris, che è riuscita a mettere in difficoltà Trump in diverse occasioni. Harris ha parlato per meno tempo di Trump (37 minuti e 41 secondi contro 43 minuti), ma ha attaccato il rivale per più tempo (oltre 17 minuti contro i quasi 13 minuti di Trump). Questo rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al dibattito tra Trump e Biden, in cui Trump aveva attaccato più frequentemente il suo avversario.
L’economia è stato il tema più trattato, soprattutto da Harris, che ha dedicato oltre sei minuti a parlare di lavoro, costo della vita e altri temi economici. Questo è in linea con l’ultimo sondaggio di Siena College per il New York Times, che ha evidenziato l’economia come il tema più sentito dall’elettorato.
Altri argomenti affrontati sono stati il diritto all’aborto, l’Ucraina, lo stato della democrazia negli Stati Uniti e l’immigrazione. Trump ha dedicato più tempo a quest’ultimo tema, mentre Harris ha preferito parlarne poco. Il controllo dei confini è un tema molto caro all’elettorato repubblicano e su cui i Democratici stanno affrontando mesi difficili.
Le conseguenze del dibattito e le prossime sfide
Dopo l’effetto dirompente del primo dibattito, si attendono ora i primi sondaggi per capire se la buona performance di Harris nel secondo confronto avrà ripercussioni tangibili nella corsa presidenziale. Harris è attualmente in vantaggio di circa due punti nelle medie dei sondaggi nazionali, ma negli stati chiave, a partire dalla Pennsylvania, il margine tra i due candidati è ancora più sottile.
Il dibattito ha dimostrato che Harris è in grado di competere con Trump sul piano dell’aggressività e della capacità di affrontare i temi cruciali per l’elettorato. La sua attenzione all’economia, un tema di grande interesse per gli americani, potrebbe essere un fattore decisivo nella corsa alla Casa Bianca.
Il dibattito come momento di svolta?
Il secondo dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha sicuramente rappresentato un momento importante nella corsa presidenziale. La vittoria di Harris secondo i sondaggi potrebbe essere un segnale di cambiamento nell’opinione pubblica. Tuttavia, è ancora troppo presto per dire se questo avrà un impatto significativo sul risultato finale delle elezioni. La sfida è ancora molto serrata e il voto finale dipenderà da una serie di fattori, tra cui la capacità di Harris di mantenere l’impulso positivo e la risposta di Trump a questa sconfitta.