L’autopsia conferma le coltellate letali
L’autopsia effettuata sul corpo di Antonio Bellocco, erede del clan ‘ndrangheta e capo ultrà interista, ha confermato la causa della morte: 11 coltellate letali, di cui 6 al cuore e 5 al collo. Il medico legale ha riscontrato anche altre ferite di striscio, per un totale di circa 20 coltellate.
L’esame ha escluso la presenza di proiettili sul corpo di Bellocco, smentendo la tesi di un secondo sparo, oltre a quello che ha ferito Beretta. Un testimone aveva infatti riferito di aver udito un secondo rumore simile ad uno sparo.
Secondo le prime ricostruzioni, Beretta si sarebbe ferito durante la colluttazione con Bellocco, dopo aver tirato fuori la pistola.
L’omicidio è avvenuto a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, cinque giorni fa.
La dinamica dell’omicidio: un’escalation di violenza
La ricostruzione dell’omicidio è agghiacciante. Beretta, temendo da giorni di essere ucciso dai Bellocco, si sarebbe avvicinato all’auto di Bellocco, davanti alla palestra “Testudo”, chiedendogli: “cos’è questa storia che mi volete ammazzare?” Bellocco avrebbe risposto: “sì ammazziamo te e tutta la tua famiglia”. A quel punto Beretta, con la frase “io non ho paura”, avrebbe puntato la pistola contro Bellocco, dando inizio alla tragedia.
Dopo lo scontro nell’abitacolo, Beretta avrebbe infierito su Bellocco, colpendolo ripetutamente con un coltello. Beretta, dopo essere caduto dall’auto, sarebbe risalito per continuare a colpire Bellocco, fino a quando due testimoni lo hanno tirato via.
La violenza dell’azione di Beretta è stata confermata anche dalle testimonianze, che descrivono un’escalation di aggressività.
Un omicidio che getta un’ombra cupa
L’omicidio di Antonio Bellocco è un evento tragico che getta un’ombra cupa sulla città di Milano. La violenza con cui è stato commesso il delitto e la dinamica complessa che lo ha preceduto pongono interrogativi sulla sicurezza della città e sull’influenza del crimine organizzato.
È importante che le autorità conducano un’indagine approfondita per far luce su tutti gli aspetti di questo caso e assicurare che i responsabili siano assicurati alla giustizia. L’omicidio di Bellocco è un monito per tutti: la violenza non è mai la soluzione e la giustizia deve trionfare.