Un’ondata di proteste paralizza il trasporto pubblico
Lo sciopero nazionale dei mezzi pubblici ha paralizzato le città italiane, con bus, tram e metro fermi in diverse città da Nord a Sud. L’agitazione, indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, ha registrato un’adesione massiccia, con una media nazionale dell’85% e punte fino al 100%. La protesta è stata indetta per il perdurare dello “stallo” della vertenza per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri ed internavigatori, che riguarda i lavoratori dei trasporti sui laghi.
Disagi per milioni di cittadini
Lo sciopero ha causato disagi per milioni di cittadini, con la cancellazione di corse di bus, tram e metro in diverse città. A Roma, ad esempio, i mezzi si sono fermati dalle 8.30, con la cancellazione di bus e la chiusura delle metro A, B e C, della linea Termini-Centocelle, della Roma-Lido e Roma-Viterbo. A Napoli, invece, sono state interrotte le linee metro e funicolari, oltre al servizio sulle linee vesuviane e su quelle flegree (Cumana e Circumflegrea). Anche in altre città, come Bologna, Genova, Milano e Venezia, lo sciopero ha causato disagi per i cittadini.
I sindacati denunciano condizioni lavorative insostenibili
I sindacati hanno denunciato le condizioni lavorative insostenibili e le retribuzioni ai minimi storici dei lavoratori del settore. “Il sistema del trasporto pubblico è diventato inadeguato per tutti: lavoratori, lavoratrici e utenti, ed è a rischio di un collasso generale senza risposte da aziende sul contratto e dal governo sulle risorse”, hanno sottolineato le sigle sindacali, avvertendo che in assenze di risposte la protesta andrà avanti.
Nuove proteste all’orizzonte
Lo sciopero di oggi è solo l’ultima di una serie di agitazioni nel settore dei trasporti. Il fine settimana scorso, si sono svolti scioperi nel trasporto aereo e ferroviario. Un’altra protesta nel trasporto pubblico locale è già stata programmata per venerdì 20 settembre, questa volta indetta dai sindacati di base.
Il futuro del trasporto pubblico italiano
Lo sciopero di oggi è un chiaro segnale del malessere che serpeggia nel settore del trasporto pubblico italiano. Le condizioni lavorative dei dipendenti e la carenza di investimenti rischiano di compromettere la qualità del servizio e la sua sostenibilità nel lungo periodo. È necessario un intervento urgente da parte del governo e delle aziende per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze dei lavoratori e degli utenti.