Affini re d’Europa nella cronometro
Edoardo Affini ha scritto una pagina d’oro per il ciclismo italiano, conquistando il titolo di campione europeo di cronometro élite ai Campionati Continentali di Limburgo. Il 28enne mantovano, in una gara emozionante e combattuta, ha superato il favorito Stefan Kung, imponendosi con un tempo di 35’15″47, precedendo lo svizzero di 9″59.
Affini, che aveva già vinto il titolo europeo U23 nel 2018 a Glasgow, ha costruito il suo successo nella seconda parte della gara. Quinto ai 10 chilometri, nel secondo rilevamento ha superato Kung per 6 decimi, aumentando poi il vantaggio negli 11 chilometri conclusivi.
“Non poteva cominciare meglio”, ha commentato il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni. “Un titolo che non avevamo mai conquistato in passato. Queste medaglie premiano due ragazzi splendidi per la loro serietà e l’abnegazione con la quale hanno sempre lavorato e dimostrano, inoltre, che accanto ad un campione come Filippo Ganna ci sono altri atleti capaci di grandi imprese.”
Cattaneo e Guazzini completano il podio
Non solo Affini ha brillato nella giornata di apertura dei Campionati Europei. Mattia Cattaneo, con un’ottima prova, ha conquistato il terzo posto, a 19″66 dal vincitore. Anche Vittoria Guazzini ha offerto una bella prestazione nella prova femminile, classificandosi quinta a 1’08 dalla nuova campionessa europea Lotte Kopecky.
Gli altri azzurri impegnati nelle prove U23 hanno ottenuto buoni risultati: Andrea Raccagni Noviero si è classificato settimo, Nicolas Milesi nono e Carlotta Cipressi quindicesima.
Un successo che premia la costanza e la dedizione
Il successo di Affini è il frutto di un percorso di crescita costante e di un’intensa dedizione allo sport. Il mantovano, che ha sempre avuto un rapporto speciale con la maglia azzurra, ha costruito la sua carriera in parallelo con quella di Filippo Ganna, diventando un punto di riferimento per il ciclismo italiano.
La vittoria di Affini è un segnale importante per il futuro del ciclismo italiano, che dimostra di avere una nuova generazione di talenti pronta a raccogliere la sfida e a portare l’Italia ai vertici del panorama internazionale.
Un futuro luminoso per il ciclismo italiano
Il trionfo di Affini e le buone prestazioni degli altri azzurri sono un segnale incoraggiante per il futuro del ciclismo italiano. La Federazione sta investendo molto sui giovani talenti, e i risultati stanno iniziando a farsi vedere. Con un gruppo di atleti così talentuoso e motivato, il ciclismo italiano può guardare al futuro con ottimismo.