Un alpinista esperto
Andrea Galimberti, 53 anni, è un alpinista esperto con una lunga storia di scalate e avventure in montagna. Laureato al Politecnico di Milano, è anche maratoneta, centochilometrista e sky runner, residente a Cabiate, nel Comasco. La sua passione per la montagna è evidente nei suoi post sui social, dove racconta le sue esperienze in alta quota con dettagli e entusiasmo.
Il suo profilo Facebook è una testimonianza della sua passione per l’alpinismo. Nel suo ultimo post, pubblicato prima della sua scomparsa, raccontava la scalata del Cervino con la sua compagna Sara Stefanelli, con cui condivideva la passione per l’arrampicata. “Dopo il classico corso di alpinismo tre mesi fa Sara inizia ad arrampicare con me. Davvero tanta roba da subito, in alta quota sul facile non ha problemi anzi va da Dio, e poi ‘Andre, io ho un sogno da sempre, arrivare in vetta al Cervino!!!’ la guardo negli occhi e ci leggo dentro una passione infinita, grande come la mia: ok Andre, ti tocca ancora il Mat” scriveva Andrea nel suo post.
Galimberti non era nuovo alle sfide in alta quota. La sua prima scalata del Cervino risale al 1998, quando era membro del Green Rock Alpine Club, di cui è uno dei fondatori. È anche membro del club dei 4mila, con un record di 62 cime sopra i 4000 metri scalate.
Le sue avventure in montagna non si limitavano al Cervino. Nel suo profilo Facebook, Andrea raccontava anche le sue scalate sul Monte Rosa, la Grigna e il Walliser tour, con cinquemila metri di dislivello.
“In assoluto – ha scritto – è stata forse la mia più bella salita in alta quota di sempre, Sara sei stata semplicemente immensa sulla montagna più bella del mondo”. Queste parole, scritte dopo la scalata del Cervino con Sara, testimoniano la profonda passione di Andrea per la montagna e la sua ammirazione per la sua compagna, con cui condivideva la passione per l’alpinismo.
Un appello alla speranza
Dopo la scomparsa di Andrea Galimberti e Sara Stefanelli sul fronte francese del Monte Bianco, la comunità dell’alpinismo si è stretta intorno alle loro famiglie, con messaggi di speranza e sostegno. Sui social, amici e conoscenti hanno espresso la loro preoccupazione e il loro desiderio di un lieto fine.
“Andre non mollare, la tua testardaggine ti farà superare anche questa” e “Forza Andrea e Sara, speriamo che il meteo sia clemente e che presto i soccorsi possano raggiungervi. Un abbraccio, non mollate!!” sono alcuni dei commenti apparsi nelle ultime ore sulla pagina Facebook di Andrea.
La speranza di ritrovare Andrea e Sara vivi è ancora viva, e la comunità dell’alpinismo è unita nel suo sostegno alle loro famiglie e nel suo desiderio di un lieto fine.
Il fascino e i pericoli della montagna
La storia di Andrea Galimberti ci ricorda il fascino e i pericoli della montagna. La sua passione per l’alpinismo era evidente, ma la montagna è un ambiente ostile che richiede esperienza, preparazione e rispetto. La scomparsa di Andrea e Sara è una tragedia che ci ricorda la fragilità della vita e la necessità di prudenza e consapevolezza quando si affrontano sfide in alta quota.