Il Dpcm sulla Rai Way
Un nuovo decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri (Dpcm) ha stabilito la fusione con Ei Towers come la via prioritaria per la Rai per ridurre la sua partecipazione in Rai Way. Il provvedimento, firmato il 3 maggio dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, conferma al 30% la soglia azionaria sotto la quale la Rai non potrà scendere.
Il Dpcm, nella sua formulazione, privilegia le operazioni di aggregazione tra soggetti del medesimo settore, al fine di assicurare la stabilità e la crescita del sistema radiotelevisivo italiano. La riduzione della partecipazione della Rai in Rai Way, quindi, dovrà avvenire attraverso una fusione con Ei Towers, o con altri soggetti del settore, qualora l’operazione con Ei Towers non si concretizzasse.
Le motivazioni del Dpcm
Il Dpcm, nella sua formulazione, spiega che la riduzione della partecipazione della Rai in Rai Way deve avvenire “nel rispetto” delle norme di riferimento e “ove compatibili”. Questo significa che la fusione con Ei Towers dovrà rispettare le normative antitrust e le altre leggi in vigore, e dovrà essere compatibile con gli obiettivi strategici della Rai.
Il Dpcm, inoltre, precisa che eventuali operazioni di cessione di quote di minoranza da parte della Rai “possono avvenire solo se coerenti e compatibili” con le finalità indicate nel provvedimento. Questo significa che la Rai non potrà vendere le sue quote in Rai Way a qualsiasi prezzo, ma dovrà assicurarsi che l’operazione sia coerente con la strategia di aggregazione del settore.
Le conseguenze sul mercato
La notizia del Dpcm, che apre a una fusione con Ei Towers, ha fatto scattare Rai Way in Borsa: il titolo sale del 4,3% a 5,1 euro. La reazione del mercato è positiva, in quanto la fusione con Ei Towers potrebbe portare a un rafforzamento della posizione di Rai Way nel mercato delle infrastrutture per la televisione digitale terrestre.
La fusione potrebbe portare a un consolidamento del mercato, con la creazione di un unico grande operatore in grado di competere con i grandi player internazionali. Questo potrebbe portare a una maggiore efficienza e a un’offerta di servizi più competitiva per i consumatori.
Le sfide e le opportunità
La fusione con Ei Towers rappresenta un’opportunità per la Rai di rafforzare la sua posizione nel mercato delle infrastrutture per la televisione digitale terrestre. Tuttavia, la fusione dovrà essere gestita con attenzione, al fine di evitare conflitti di interesse e di assicurare la massima trasparenza. La Rai dovrà inoltre assicurarsi che la fusione non comporti un aumento dei costi per i consumatori. La fusione con Ei Towers potrebbe rappresentare un passo importante per il futuro della televisione italiana, ma è fondamentale che la Rai agisca con cautela e responsabilità.