Borse europee in attesa dell’inflazione americana
Le Borse europee hanno chiuso la giornata di mercoledì con un andamento incerto, oscillando attorno alla parità. L’attenzione degli investitori è rivolta al dato sull’inflazione americana di agosto, previsto per il primo pomeriggio, che potrebbe influenzare la decisione della Federal Reserve (Fed) sulla politica monetaria. La Fed è attesa a riunirsi la prossima settimana per decidere l’entità del taglio dei tassi, e il dato sull’inflazione potrebbe fornire indicazioni cruciali per la sua decisione.
Il mercato è in attesa di capire se la Fed deciderà di tagliare i tassi di interesse per la terza volta consecutiva, e di quanto. La decisione della Fed avrà un impatto significativo sui mercati finanziari globali, influenzando il valore delle azioni, dei bond e delle valute.
Oltre all’inflazione americana, gli investitori guardano anche alle mosse delle banche centrali in Europa. La Banca Centrale Europea (Bce) è attesa a un nuovo taglio dei tassi di interesse domani, giovedì 5 settembre. Anche questa decisione avrà un impatto significativo sui mercati europei.
Il quadro macroeconomico è segnato dai rischi di frenata, con il Pil britannico che si è attestato in stagnazione per il secondo mese consecutivo. Questo dato ha contribuito a raffreddare l’entusiasmo degli investitori, che si aspettano un rallentamento della crescita economica globale.
Milano cede terreno, Londra in stagnazione, Francoforte e Parigi in rialzo
A Milano, l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,2%, mentre a Londra il FTSE 100 ha chiuso in stagnazione, influenzato dalla stagnazione del Pil per il secondo mese consecutivo. Francoforte e Parigi hanno registrato un rialzo dello 0,2%.
Negli Stati Uniti, i future su Wall Street hanno accentuato leggermente i ribassi, con il Nasdaq che ha ceduto lo 0,4% e l’S&P 500 che ha arrettrato dello 0,3%.
Banche in difficoltà, Amplifon sotto pressione, Saipem, Italgas ed Erg in rialzo
Nel settore bancario, Mediobanca e Banco Bpm hanno registrato cali significativi, rispettivamente del 2% e del 1,8%. Le due banche appaiono ‘ex’ potenziali prede di Unicredit alla luce della recente mossa del gruppo bancario tedesco in Germania. Anche Mps e Popolare di Sondrio hanno faticato, con cali dello 0,5% e dello 0,4% rispettivamente.
Amplifon ha subito vendite, con un calo dell’1,6%, scontando i timori per l’ingresso di Apple nel settore degli ausili acustici. In controtendenza, Saipem ha registrato un rialzo del 2,2%, mentre Italgas ed Erg hanno guadagnato rispettivamente l’1,8% e l’1,4%.
Petrolio e gas in rialzo, bond in acquisto
Il prezzo del petrolio ha rialzato la testa, con il Brent che è salito a 70,66 dollari (+2,1%) e il Wti a 67,31 dollari (+2,4%). Anche il gas ha registrato un rialzo dell’1,2%, attestandosi a 35,72 euro.
Gli investitori hanno mostrato un forte interesse per i bond, in vista del taglio dei tassi di interesse. Il rendimento dei Btp è sceso di quasi quattro punti base al 3,54%, mentre lo spread con il Bund si è ridotto a quota 142.
L’incertezza sui mercati
L’attuale contesto di mercato è caratterizzato da un’elevata incertezza, con diversi fattori che influenzano le decisioni degli investitori. L’inflazione, le politiche monetarie delle banche centrali e le prospettive di crescita economica globale sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono a creare un ambiente volatile. In questo scenario, è fondamentale che gli investitori adottino un approccio cauto e ponderato, tenendo conto dei rischi e delle opportunità presenti sul mercato.