La Crimea come parte dell’anima ucraina
“La Crimea non è solo un territorio. È una parte della nostra anima, una terra dove il nostro popolo ha vissuto in pace e armonia con la propria cultura, lingua e tradizioni.” Con queste parole, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso su Telegram il profondo legame emotivo che unisce l’Ucraina alla penisola, sottolineando che la lotta per la sua riconquista non è solo una questione territoriale, ma un impegno per il “ripristino della giustizia” e il ritorno a casa dei crimei “liberi dalla Russia e dalla paura”.
Un memoriale per la tragedia dei tatari di Crimea
Nel contesto del quarto vertice della Piattaforma internazionale della Crimea, Zelensky ha annunciato l’inaugurazione di un memoriale nazionale ucraino per commemorare la tragedia del popolo tataro di Crimea, un gesto simbolico che ricorda le sofferenze subite da questa popolazione durante l’annessione russa. “E un giorno, un monumento simile apparirà sicuramente nella nostra Crimea libera”, ha aggiunto il presidente, esprimendo la sua ferma convinzione nella liberazione della penisola.
La Crimea libera: un obiettivo comune
“Siamo fiduciosi che la Crimea sarà libera. Questo è il nostro compito comune e tutto il mondo è con l’Ucraina in questa lotta”, ha concluso Zelensky, rivolgendo un appello alla comunità internazionale e ribadendo la determinazione dell’Ucraina a riconquistare la Crimea. La sua affermazione sottolinea la necessità di un impegno congiunto per la libertà e l’autodeterminazione della penisola.
Un messaggio di speranza e resilienza
Le parole di Zelensky trasmettono un messaggio di speranza e resilienza, dimostrando la tenacia dell’Ucraina nel difendere la propria identità e la propria integrità territoriale. La promessa di un monumento nella “Crimea libera” è un simbolo tangibile della fiducia nella vittoria finale, un’immagine che richiama la promessa di un futuro di pace e libertà per la penisola.