Intervento sui fondi pensione
La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha confermato la probabilità di un intervento sui fondi pensione in un’intervista a Radio 24. Secondo Calderone, l’obiettivo è quello di “coniugare” il pilastro pubblico e quello complementare, con un intervento che non sarà “stravolgente” ma che mira a offrire un “supporto ulteriore” e a promuovere la previdenza e il risparmio. La ministra ha sottolineato che il pilastro pubblico, pur essendo un sistema contributivo che offre un rendimento proporzionale al versamento, potrebbe non essere sufficiente per garantire un reddito adeguato in pensione. Il pilastro complementare, quindi, si configura come un’opportunità per i lavoratori di integrare la propria pensione e di pianificare il proprio futuro finanziario.
Flessibilità in uscita su base volontaria
Calderone ha anche espresso la sua apertura a una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, con la possibilità di rinviare la pensione oltre i 67 anni su base volontaria. Questo vale sia per il pubblico impiego, dove la richiesta è stata avanzata dalle amministrazioni, che per il settore privato. La ministra ha sottolineato la necessità di un “assenso” sia del lavoratore che dell’azienda o amministrazione, in quanto il ricambio di personale in alcuni ruoli pubblici potrebbe richiedere un tempo maggiore per il trasferimento delle competenze.
Semestre di silenzio assenso per il Tfr
Calderone ha inoltre espresso la sua approvazione per l’introduzione di un nuovo semestre di silenzio assenso per il trasferimento del Tfr sui fondi pensione. Questo provvedimento potrebbe facilitare l’accesso dei lavoratori a forme di previdenza complementare, incentivando il risparmio e la pianificazione del futuro.
Considerazioni
Le dichiarazioni della ministra Calderone aprono un dibattito importante sul futuro del sistema pensionistico italiano. L’intervento sui fondi pensione e la flessibilità in uscita su base volontaria rappresentano due temi cruciali che potrebbero avere un impatto significativo sulle scelte dei lavoratori e sulle politiche previdenziali del Paese. È importante approfondire questi temi e valutare le possibili conseguenze di tali interventi, tenendo conto delle esigenze e delle aspettative dei lavoratori e delle diverse realtà lavorative.