Scontro acceso sull’economia americana
Il dibattito televisivo tra Kamala Harris e Donald Trump si è acceso con un confronto serrato sull’economia americana. Harris ha accusato Trump di aver lasciato il paese con la disoccupazione più alta dalla Grande Depressione, affermando che il suo governo si è dovuto occupare di "mettere a posto il pasticcio che lui ha creato". Ha inoltre accusato il tycoon di voler attuare il cosiddetto "Project 2025", un piano di estrema destra per gli Stati Uniti, e di voler tagliare le tasse ai miliardari a discapito della classe media e delle piccole aziende.
La difesa di Trump e l’attacco agli immigrati
Trump ha replicato con veemenza, rivendicando la sua politica economica e affermando di aver "creato una delle economie più forti della storia", merito che attribuisce in particolare alla sua politica dei dazi, soprattutto contro la Cina. Ha criticato l’attuale "terribile economia" caratterizzata da un’inflazione troppo alta, definendola "un disastro non solo per la middle class ma per tutte le classi".
Il tycoon ha poi attaccato la politica migratoria, accusando gli immigrati di portare violenza e di rubare il lavoro agli americani.
Un dibattito acceso e polarizzante
Il dibattito tra Harris e Trump riflette la profonda divisione politica che caratterizza gli Stati Uniti. Le accuse reciproche e il linguaggio aggressivo non favoriscono un confronto costruttivo sulle sfide economiche del paese. È importante ricordare che l’economia americana è un sistema complesso e che le cause dei problemi e le soluzioni possibili sono diverse e vanno analizzate con attenzione e rigore.