L’allarme arriva da Monaco di Baviera: Bmw rivede al ribasso le stime
Il gruppo tedesco Bmw, che controlla anche il marchio Mini, ha annunciato un “effetto negativo sulle vendite mondiali nella seconda parte dell’anno”, legato al blocco delle consegne e ai problemi con il sistema frenante integrato Ibs. Il Cda del gruppo ha preso atto dei “venti contrari nel settore auto dovuti al blocco delle consegne” e in parte agli interventi tecnici legati all’Ibs, il sistema frenante integrato fornito a Bmw da Continental. Quest’ultima ha ammesso i problemi e sottolineato che non è a rischio la sicurezza di chi guida le auto da richiamare. Bmw prevede un “effetto negativo sulle vendite mondiali nella seconda parte dell’anno”, legato al blocco delle consegne mentre i problemi dovuti all’Ibs riguardano 1,5 milioni di veicoli. Lo scorso anno Bmw ha venduto 2,25 milioni di auto, comprese quelle a marchio Mini, e sta valutando se sui freni difettosi sia sufficiente agire via software o serva la sostituzione fisica di alcuni pezzi. Il costo complessivo dell’operazione supera comunque i 500 milioni di euro.
La Cina pesa sui volumi di vendita
A pesare sui conti c’è anche la Cina, dove il calo della domanda in atto pesa sui volumi di vendita e “nonostante le misure stimolo del governo – spiegano a Monaco – la fiducia dei consumatori rimane bassa”. Il tutto si traduce in un” significativo calo dell’utile prima delle tasse”. Per il momento Bmw prevede un ribasso dell’utile operativo, in calo dal precedente 8-10% al 6-7% dei ricavi e sul rendimento del capitale investito (Roce), che scende dal 21-26% al 14-16%. A Monaco non danno altri numeri, se non un “lieve calo delle vendite”, che originariamente erano stimate in un altrettanto “lieve incremento”.
Il titolo Bmw crolla in Borsa
La notizia ha avuto un impatto immediato sul titolo Bmw, che ha crollato in Borsa, lasciando sul campo l’11,1% sulla piazza di Francoforte. L’effetto si è fatto sentire anche sugli altri gruppi del comparto, con Volkswagen (-3,3%), secondo produttore automobilistico mondiale, che ha anch’esso subito un calo.
Un altro colpo all’industria automobilistica tedesca
Questo nuovo colpo all’industria automobilistica tedesca arriva dopo che il ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso aveva parlato di “rischio collasso” per l’Europa. Oggi invece ha annunciato la presentazione in anteprima ai sindacati e a Confindustria della proposta che porterà il prossimo 25 settembre a Bruxelles per anticipare al 2025 la revisione del regolamento Ue che impone lo stop alle immatricolazioni di auto endotermiche dal 2035.
Un segnale di allarme per il settore automobilistico
La notizia di Bmw è un segnale di allarme per l’intero settore automobilistico, che sta affrontando una serie di sfide, tra cui la crisi dei semiconduttori, l’aumento dei costi delle materie prime e la transizione verso l’elettrico. La Cina, con il suo mercato in calo, rappresenta un ulteriore fattore di preoccupazione. La decisione di Bmw di rivedere al ribasso le stime potrebbe essere un preludio a un’ondata di revisioni negative da parte di altri produttori.