La denuncia di Rozera: “Un segnale di decadenza dell’umanità”
Il direttore generale dell’Unicef Italia, Paolo Rozera, ha espresso un forte allarme per la situazione a Gaza, definendo il conflitto in corso come un “segnale molto brutto” di decadenza dell’umanità. Rozera ha denunciato la spietatezza del conflitto, evidenziando la spersonalizzazione delle vittime e la mancanza di rispetto per la vita dei bambini.
“Quando si sente il premier israeliano che dice ‘si, è vero ho bombardato un ospedale però sono riusciti ad ammazzare tre ufficiali di Hamas’, e dall’altra parte senti il capo di Hamas che dice ‘si è vero stanno morendo i nostri civili ma sono sacrifici necessari’, abbiamo forte la sensazione a volte che dei bambini non gliene importi niente. E’ una cosa grave, come livello di decadenza dell’umanità è un segnale molto brutto”, ha dichiarato Rozera all’ANSA.
L’azione dell’Unicef a Gaza
Nonostante la drammatica situazione, l’Unicef sta lavorando incessantemente per assistere i bambini di Gaza. “In una settimana siamo riusciti a vaccinare 65mila bambini. Va bene fin quando ce lo permettono”, ha sottolineato Rozera. L’organizzazione sta affrontando numerose difficoltà nell’operare in un contesto di guerra, ma rimane impegnata a fornire assistenza medica e umanitaria ai bambini che ne hanno bisogno.
La tragedia dei bambini in guerra
La situazione a Gaza è un drammatico esempio di come la guerra abbia un impatto devastante sui bambini. La spersonalizzazione delle vittime e la mancanza di rispetto per la vita umana sono un segnale allarmante di una profonda crisi morale. È fondamentale che la comunità internazionale si impegni per la cessazione delle ostilità e per la protezione dei bambini in zone di conflitto.