Alex Baiocco agli arresti domiciliari
Alex Baiocco, condannato in abbreviato a tre anni di reclusione per aver teso un cavo d’acciaio ad altezza uomo in viale Toscana a Milano, è stato scarcerato e posto agli arresti domiciliari. La decisione è stata presa dal gup di Milano Sonia Mancini, che ha accolto la richiesta del difensore del giovane. Baiocco, insieme al suo complice Michele di Rosa, era stato arrestato per l’episodio della notte tra il 3 e il 4 gennaio scorsi, quando avevano teso il cavo, mettendo in pericolo l’incolumità di motociclisti e ciclisti. Baiocco era stato fermato quella notte stessa, mentre Di Rosa si era costituito pochi giorni dopo.
Di Rosa torna in libertà
Anche Michele di Rosa, che aveva patteggiato una pena di due anni e sei mesi, è tornato in libertà. Il gup Mancini ha revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari per il giovane, accogliendo la richiesta del suo difensore. Entrambi i giovani, durante l’udienza della scorsa settimana, avevano chiesto scusa per il loro gesto.
Le indagini e il processo
Le indagini sull’episodio del cavo d’acciaio erano state coordinate dal pm di Milano Enrico Pavone, che aveva chiesto per i due giovani il rinvio a giudizio con il rito immediato. Il terzo complice, un 17enne, è stato deferito al Tribunale dei Minori. Baiocco e Di Rosa sono stati accusati di blocco stradale.
Un gesto pericoloso
L’episodio del cavo d’acciaio in viale Toscana è stato un gesto estremamente pericoloso, che ha messo a rischio la vita di molti cittadini. La condanna di Alex Baiocco e la revoca degli arresti domiciliari per Michele di Rosa sono un segnale importante, che dimostra la gravità del reato commesso.