Un ‘puntinismo letterario’ per un mosaico di vita
Il libro di Wanda Marra, “Cose che mi hanno salvato la vita”, pubblicato da People editore, si presenta come un’opera letteraria che richiama la tecnica pittorica del ‘puntinismo’, con la sua capacità di creare un’immagine completa a partire da una serie di piccoli punti colorati. L’autrice, giornalista politica de ‘Il Fatto Quotidiano’ e studiosa di Giacomo Leopardi, utilizza questa metafora per descrivere il suo modo di narrare, dove ogni frase, ogni pensiero, è come un puntino che, alla fine, compone un mosaico di vita.
Come il ritratto di Félix Fénéon di Paul Signac, che raffigura un uomo dai mille mondi, così il libro di Marra offre uno sguardo intimo e profondo sulla sua vita, con le sue esperienze, le sue emozioni e i suoi ricordi. L’autrice, attraverso un ‘puntinismo letterario’, fa emergere brandelli di vita, come se fossero pennellate che, guardate da lontano, compongono un’immagine completa.
La passione per la lettura come filo conduttore
Un filo conduttore che lega le diverse esperienze narrate nel libro è la passione di Wanda Marra per la lettura. L’autrice racconta di aver divorato libri fin da giovane, con una media di due tomi al giorno, e di come ogni libro che ha letto abbia avuto un impatto concreto sulla sua vita, riflettendosi su ogni episodio che l’ha caratterizzata.
Marra racconta di esperienze importanti come il suo lavoro nel carcere di Casal del Marmo, dove ha tenuto un ciclo di incontri-lezioni con detenuti e detenute minorenni nell’ambito di un progetto di ‘giustizia riparativa’. L’autrice descrive con dettagli e profondità le emozioni che ha provato durante questa esperienza, mostrando come la sua passione per la lettura l’abbia aiutata a comprendere e ad affrontare le sfide della vita.
Un viaggio tra Napoli, Roma e il mondo
Il libro di Wanda Marra è un viaggio tra Napoli e Roma, con incursioni in varie parti del mondo, tra cui l’Ucraina. L’autrice racconta di amori persi, inseguiti e incompresi, di come il narcisismo di entrambe le parti abbia spesso preso il sopravvento, soffocando le relazioni. Racconta anche del periodo del Covid e della sua passione-ossessione per il lavoro.
Marra descrive con precisione e sensibilità i dettagli della sua vita, mostrando come anche le cose più piccole, come una sciarpa, un vecchio Rolex o un’automobile, possano avere un’importanza profonda. L’autrice ci ricorda che ogni cosa, come ogni ricordo, ha un valore e un significato unici, che contribuiscono a definire la nostra identità.
Un’opera che invita alla riflessione
“Cose che mi hanno salvato la vita” è un libro che invita alla riflessione sulla vita, sull’importanza dei piccoli dettagli e sul potere dei ricordi. L’autrice ci mostra come la nostra vita sia composta da una serie di esperienze, emozioni e ricordi che, messi insieme, formano un mosaico unico e irripetibile.
L’opera di Wanda Marra è un’intensa narrazione di vita, che ci ricorda l’importanza di apprezzare ogni momento e di non dimenticare mai i dettagli che rendono la nostra vita così speciale.
Un’intensa narrazione di vita
Il libro di Wanda Marra è un’opera che mi ha profondamente colpito. L’autrice riesce a trasmettere con grande intensità le sue emozioni, i suoi pensieri e le sue esperienze, creando un’opera che è allo stesso tempo personale e universale. La metafora del ‘puntinismo letterario’ è particolarmente azzeccata, in quanto riesce a catturare l’essenza del modo in cui Marra narra la sua vita, come un mosaico di piccoli dettagli che, messi insieme, formano un’immagine completa.