Proteste in America Latina per la liberazione dei prigionieri politici in Venezuela
L’opposizione venezuelana e varie ong per i diritti umani hanno indetto una protesta a Caracas e in altre capitali dell’America Latina per chiedere al presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, di intercedere per la “libertà immediata e incondizionata di tutti i prigionieri politici” del Paese.
“Ci siamo mobilitati presso la sede diplomatica del Brasile a Caracas per chiedere al presidente brasiliano Lula da Silva di intercedere per la libertà degli oltre 2.500 prigionieri politici del regime”, si legge nell’appello pubblicato sui social dal team elettorale dell’ex candidato presidenziale, Edmundo González Urrutia, nel frattempo esiliato in Spagna.
Nella capitale venezuelana la manifestazione consisterà in una marcia fino alla sede dell’ambasciata brasiliana. Ma inviti alla protesta circolano anche davanti alle sedi diplomatiche del Brasile in altre capitali dell’America Latina, come Quito (Ecuador), Bogotá (Colombia), Città del Messico (Messico), San José (Costa Rica) e persino all’Aja, la città dei Paesi Bassi dove ha sede la Corte penale internazionale, che ha ricevuto denunce da varie nazioni contro il presidente ‘chavista’, Nicolás Maduro, per crimini contro l’umanità.
Il contesto della crisi politica in Venezuela
La crisi politica in Venezuela è in corso da diversi anni, con il governo del presidente Maduro accusato di violazioni dei diritti umani e di repressioni contro l’opposizione. La Corte penale internazionale (CPI) ha ricevuto denunce da diverse nazioni contro Maduro per crimini contro l’umanità. L’opposizione venezuelana ha chiesto l’intervento internazionale per la liberazione dei prigionieri politici e per la restaurazione della democrazia nel Paese. L’appello al presidente brasiliano Lula da Silva rappresenta un tentativo di mobilitare la comunità internazionale a favore della causa venezuelana.
Un appello alla comunità internazionale
L’appello dell’opposizione venezuelana al presidente Lula da Silva è un segnale importante che dimostra la loro volontà di cercare il sostegno della comunità internazionale per la liberazione dei prigionieri politici. La decisione di organizzare proteste in diverse capitali dell’America Latina, e persino all’Aja, sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un intervento internazionale. Resta da vedere se Lula da Silva accetterà la richiesta dell’opposizione venezuelana, ma la mobilitazione internazionale in corso potrebbe contribuire a far luce sulla crisi politica in Venezuela e a sollecitare un’azione più decisa da parte della comunità internazionale.