L’esodo continua: aumento delle domande di asilo e residenza
Secondo i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhacr), le domande di asilo da parte di cittadini venezuelani sono già aumentate del 25% dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio a Caracas, raggiungendo quota 1.907.
Il Brasile, che ospita l’operazione “Acolhida” per l’accoglienza dei rifugiati, ha registrato un aumento significativo di arrivi dal Venezuela. La città di Pacaraima, porta di accesso allo stato di Roraima, ha accolto 11.325 nuovi immigrati dal paese sudamericano confinante, rispetto agli 8.477 del mese precedente.
Non solo le domande di asilo sono in aumento, anche le richieste di residenza hanno subito un incremento. Nel gigante latinoamericano sono state presentate 4.393 domande di residenza, il che rappresenta un aumento del 9% rispetto al mese precedente le contestate elezioni in Venezuela.
L’operazione “Acolhida” e l’afflusso di migranti
L’operazione “Acolhida” è una struttura di accoglienza ad hoc creata nel 2018 dal governo brasiliano, sotto il comando delle Forze Armate. Negli ultimi giorni, questa struttura ha registrato un ulteriore aumento di migranti dal Venezuela.
La crisi in Venezuela continua ad avere un impatto significativo sulle popolazioni dei paesi limitrofi, con un flusso costante di persone in cerca di rifugio e di migliori condizioni di vita.
L’impatto della crisi venezuelana sulla regione
La crisi in Venezuela ha un impatto profondo non solo sul paese stesso, ma anche sulla regione. L’esodo di venezuelani crea una pressione significativa sui sistemi di accoglienza dei paesi limitrofi, come il Brasile, che si trovano a dover gestire un afflusso costante di persone in cerca di rifugio e di migliori condizioni di vita. La situazione richiede una risposta coordinata a livello internazionale per affrontare le sfide umanitarie e socio-economiche derivanti dalla crisi venezuelana.