La Procura di Roma apre un fascicolo di indagine
La vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sposta negli uffici giudiziari. La prossima settimana la Procura di Roma aprirà un fascicolo di indagine, a seguito dell’esposto presentato dal parlamentare di Avs Bonelli, che ipotizza i reati di indebita destinazione di denaro pubblico e rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio. L’esposto riguarda le trasferte della donna con l’ex ministro e le mail sull’organizzazione del G7 a Pompei. Ma non è l’unica denuncia. Anche Sangiuliano ha presentato una denuncia a carico di Maria Rosaria Boccia, che verrà depositata all’inizio della prossima settimana.
Le accuse di Sangiuliano
L’ex ministro, attraverso il suo legale, accusa Boccia di tentata estorsione, sostenendo che le pressioni esercitate dalla donna, sia attraverso la pubblicazione online di mail che con le interviste rilasciate, rientrano in questa fattispecie. Inoltre, la denuncia ipotizza anche la violazione della normativa sulla privacy, in quanto la vicenda è definita “privata”. La denuncia di Sangiuliano verrà esaminata in parallelo con quella di Bonelli.
Le indagini della Procura
La Procura di Roma, coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, affiderà delega per effettuare una serie di accertamenti, tra cui acquisizioni documentali e ascolto dei “protagonisti”, per verificare l’eventuale esistenza di fattispecie illecite. L’esposto di Bonelli chiede di fare chiarezza sull’utilizzo delle auto di scorta ministeriale per gli spostamenti di Boccia e sull’impiego di denaro pubblico per trasferte e viaggi in cui la donna era al fianco dell’ex ministro. Se dovessero emergere fatti non leciti, la partita finirebbe all’attenzione del tribunale dei ministri, anche se Sangiuliano non è più a capo del dicastero.
Indagini su profili social e appalti del G7
Gli inquirenti si concentreranno anche su una serie di profili social “anonimi” che hanno “propalato” notizie e servizi fotografici sulla vicenda. Boccia ha affermato che Sangiuliano era “sotto ricatto” per delle agevolazioni ricevute e che chi era in possesso dei servizi fotografici non li ha poi pubblicati. L’attenzione potrebbe concentrarsi anche sulle modalità dell’affidamento degli appalti per il G7 della cultura in Campania.
La Corte dei Conti e la Guardia di Finanza
La Corte dei Conti avvierà un’istruttoria per eventuale danno erariale, indagando sulle spese effettuate dal ministero della Cultura, in particolare sull’utilizzo di auto blu e sulle ospitate del ministro, in compagnia dell’amante, ad eventi finanziati con contributi statali. La Guardia di Finanza avrebbe avviato verifiche, prima che l’affaire deflagrasse, anche su operazioni immobiliari che lambirebbero la donna al centro della vicenda.
Un caso complesso con implicazioni politiche e giudiziarie
L’affaire Sangiuliano-Boccia si presenta come un caso complesso con implicazioni politiche e giudiziarie. Le denunce incrociate e le indagini in corso, sia da parte della Procura di Roma che della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza, dimostrano la gravità delle accuse e la necessità di fare chiarezza sulla vicenda. È importante attendere l’esito delle indagini per avere un quadro completo e veritiero della situazione.