Un affresco delle disuguaglianze e della paura del futuro
Andrew O’Hagan, scrittore scozzese, torna con un nuovo romanzo dal titolo “Caledonian Road”, un affresco delle disuguaglianze sociali e del ruolo della tecnologia nella società moderna. Il libro, che sarà presentato a Mantova durante il Festivaletteratura 2024, racconta la storia di Campbell Flynn, uno storico e critico d’arte, e delle famiglie che gravitano intorno a lui, in un’analisi critica della società contemporanea.
O’Hagan, che vive a Londra, ha lavorato a questo romanzo per 10 anni, con l’obiettivo di descrivere non solo una famiglia, ma molte famiglie diverse, per dare un quadro completo della società in cui viviamo.
“Ci dimentichiamo che c’è un enorme pubblico che apprezza il romanzo sociale e quindi ho deciso di non limitarmi a descrivere soltanto una famiglia, ma molte famiglie diverse. Per questo libro ho fatto 10 anni di ricerche” dice all’ANSA O’Hagan.
La tecnologia e le disuguaglianze
Nel romanzo, O’Hagan affronta il tema delle disuguaglianze sociali e del ruolo della tecnologia in questo contesto. L’autore sostiene che la tecnologia, invece di aiutare a sconfiggere le disuguaglianze, ha contribuito ad aumentare le divisioni e la paura.
“Il male supremo è rappresentato dalle differenze sociali. Come possiamo parlare di modernità e di civiltà quando il divario tra i più ricchi e i più poveri è così grande. Non stiamo avanzando, ma tornando indietro. Le società passate erano costituite da persone che arrivavano da diverse parti del mondo. Adesso sta avvenendo esattamente il contrario: molti dei nostri governi stanno facendo il possibile per fare sì che i migranti restino fuori dai confini dei loro paesi. Credo che tutto questo sia disumano” spiega O’Hagan.
“La tecnologia ci avrebbe dovuto aiutare a sconfiggere le disuguaglianze, invece ha creato un profondo senso di paura e di terrore. Ha contribuito ad aumentare le divisioni religiose, economiche, nazionalistiche. È come se stessimo tutti giocando un gioco del terrore dove Internet viene usato da troppe persone per diffondere odio e astio” sottolinea.
Un romanzo che vuole far riflettere
O’Hagan si dice consapevole che la gente provi un senso di nervosismo nei confronti dei migranti, ma ribadisce che “indipendentemente da dove gli scrittori arrivino, ogni autore è in qualche modo un migrante immaginario”.
Il romanzo “Caledonian Road” racconta la storia di Campbell Flynn, un uomo di 50 anni, all’apice del successo, con una moglie e due figli, ma con un disperato bisogno di soldi. Flynn decide di scrivere un libro di self-help dal titolo “Perché gli uomini piangono in auto”, ma vuole pubblicarlo con il nome di un giovane e affascinante attore con cui fa un patto che si rivelerà pericoloso.
“Lo scopo ultimo di questo romanzo è far vedere il problema morale e comprendere l’era che stiamo vivendo, in modo da poter cambiare le cose” conclude O’Hagan.
Caledonian Road: una serie tv in arrivo
Il romanzo “Caledonian Road” sarà presto adattato per una serie tv. O’Hagan ha già firmato un accordo con Johan Renck, il regista di Chernobyl, e con Will Smith, il produttore della serie Slow Horses. O’Hagan sarà produttore esecutivo e scriverà anche alcuni episodi.
“Nella fase iniziale della stesura sono stato contattato da una serie di registi e produttori come Netflix e Hbo. Prima della pubblicazione del libro in Gran Bretagna ho firmato un accordo con Johan Renck, il regista di Chernobyl e anche con Will Smith, il produttore della serie Slow Horses. Il mio ruolo sarà quello di produttore esecutivo e scriverò anche alcuni episodi” racconta O’Hagan.
Riflessioni sul romanzo
“Caledonian Road” si presenta come un’opera che invita alla riflessione sulle disuguaglianze sociali e sul ruolo della tecnologia nella società contemporanea. O’Hagan, con il suo stile pungente e tragicomico, riesce a raccontare una storia che è al tempo stesso personale e universale, offrendo un quadro complesso e sfumato della società in cui viviamo. Il suo messaggio è chiaro: dobbiamo affrontare le disuguaglianze e la paura del futuro, per costruire una società più giusta ed equa.