La delusione di Sabatini
Ambra Sabatini, oro a Tokyo nei 100 metri e portabandiera dell’Italia alle Paralimpiadi di Parigi, è scoppiata in lacrime dopo la finale della sua specialità, dove è stata costretta al ritiro per una caduta. La 22enne, che era la favorita al titolo, ha espresso rammarico per la sua prestazione e per aver coinvolto Monica Contrafatto nella caduta.
“Sono ancora sotto choc, non so come sia potuto accadere. Ero in forma, volevamo chiudere in bellezza e invece è finita così. C’è tanto amaro, e mi dispiace per Monica (Contrafatto ndr) ho fatto cadere anche lei”, ha dichiarato Sabatini ai microfoni Rai, con la voce rotta dal pianto.
L’obiettivo è Los Angeles
Nonostante la delusione, Sabatini ha dimostrato grande forza d’animo e determinazione. “Mi dispiace perché stavo lottando bene – ha detto la 22enne – non doveva andare così. Ne ho passate tante devo sopportare anche questa. Sono felice che almeno Martina (Caironi ndr) sia riuscita a prendersi l’oro.”
La Sabatini ha poi aggiunto: “Mi dispiace perché avevo qui la mia famiglia, ma so di avere ancora tante possibilità. Mi rimetto subito al lavoro perché già comincia la corsa per Los Angeles.”
Un’occasione persa, ma un futuro da costruire
La caduta di Sabatini è un duro colpo per l’atleta, che si era preparata con grande impegno per la finale dei 100 metri. Tuttavia, la sua reazione dimostra la sua grande forza d’animo e la sua determinazione a non mollare. La sua attenzione è già rivolta ai prossimi obiettivi, con la consapevolezza che le Paralimpiadi di Los Angeles sono ancora lontane e che ci sarà tempo per rifarsi. La sua storia è un esempio di resilienza e di come lo sport possa essere un mezzo per superare le difficoltà e raggiungere i propri obiettivi.