Una protesta contro la censura e il giudice Moraes
Il Giorno dell’Indipendenza in Brasile si è trasformato in un palcoscenico di protesta contro il giudice della Corte suprema, Alexandre de Moraes. Migliaia di persone, guidate dall’ex presidente Jair Bolsonaro e organizzate dal pastore evangelico Silas Malafaia, hanno occupato il centro di San Paolo, chiudendo l’intera Avenida Paulista.
L’evento, che ha visto la partecipazione di una folla che ha occupato l’intera Avenida Paulista, è stato organizzato in risposta a una decisione del giudice Moraes di oscurare il social X in tutto il territorio nazionale. Bolsonaro ha accusato il giudice di censura e ha invitato i suoi sostenitori a partecipare alla protesta in un video pubblicato su Instagram.
Le parole di Bolsonaro
“Questa settimana non è la settimana dell’indipendenza, un Paese senza libertà non può celebrare nulla in questa data”, ha detto Bolsonaro nel video, ribadendo la sua critica alla decisione del giudice Moraes. L’ex capitano dell’esercito ha raggiunto il corteo attorno alle 14:15 locali (le 19:15 italiane), alimentando ulteriormente la tensione e la protesta.
Un forte sistema di sicurezza
Per garantire la sicurezza dell’evento, le autorità hanno predisposto un forte sistema di sicurezza. L’intera Avenida Paulista è stata chiusa al traffico per permettere lo svolgimento della manifestazione. La presenza di una folla così numerosa ha richiesto un’attenta pianificazione e una forte presenza di forze dell’ordine per evitare incidenti.
La polarizzazione politica in Brasile
La protesta di San Paolo rappresenta un’ulteriore dimostrazione della profonda polarizzazione politica che attraversa il Brasile. Le accuse di censura e le critiche al giudice Moraes da parte di Bolsonaro e dei suoi sostenitori riflettono una crescente sfiducia nelle istituzioni e un clima di tensione sociale. Sarà interessante osservare come questa protesta influenzerà il panorama politico brasiliano e se contribuirà a intensificare le divisioni all’interno del Paese.