Carsley rimane fedele alla sua decisione
Lee Carsley, 40 volte capitano della Repubblica d’Irlanda, ha mantenuto la sua promessa di non cantare l’inno inglese nella sua prima partita come manager ad interim. Il 50enne, che ha guidato l’Inghilterra nella partita di Nations League contro l’Irlanda, ha dichiarato alla vigilia del match che non avrebbe cantato l’inno, cosa che non ha mai fatto né da giocatore né da allenatore dell’Inghilterra Under-21. Carsley ha spiegato di essersi sempre concentrato sulla partita in corso piuttosto che sugli inni nazionali.
Un gesto di rispetto e coerenza
All’uscita dagli spogliatoi, Carsley si è recato inizialmente nel dugout irlandese, poi si è diretto verso la panchina dell’Inghilterra con il suo staff tecnico, mentre i giocatori venivano schierati in campo per gli inni inglese e irlandese. Mentre tutti gli 11 giocatori della formazione titolare di Carsley cantavano il testo di God Save The King, Carsley è rimasto in silenzio, dimostrando coerenza con la sua precedente dichiarazione e rispetto per le sue origini irlandesi.
Un gesto di rispetto per le proprie origini
La decisione di Carsley di non cantare l’inno inglese è un gesto di rispetto per le sue origini irlandesi. Nonostante stia ora allenando la nazionale inglese, Carsley non ha mai nascosto il suo legame con l’Irlanda, dove ha trascorso gran parte della sua carriera da giocatore e dove ha ancora una forte identità.