Un Futuro a Numero Chiuso per la Fontana di Trevi?
La Fontana di Trevi, uno dei monumenti più iconici di Roma, potrebbe presto diventare accessibile solo su prenotazione e a numero chiuso. L’assessore al Turismo Alessandro Onorato e il sindaco Roberto Gualtieri hanno discusso la proposta, con l’obiettivo di gestire il flusso turistico e migliorare l’esperienza di visita.
La piazza, presa d’assalto da migliaia di turisti ogni giorno, è ormai quasi ingestibile anche dai vigili urbani. La volontà politica del Campidoglio è chiara: la Fontana di Trevi deve essere tutelata, e la sua bellezza deve essere accessibile a tutti, ma in modo ordinato e rispettoso.
Come Funzionerà il Nuovo Sistema?
Il modello proposto prevede un ingresso limitato al ‘catino’ gradinato della Fontana, con un accesso a numero chiuso che potrebbe terminare a sera, quando ci sono meno visitatori. I romani non pagheranno per la ‘loro’ fontana, mentre i turisti potrebbero pagare un ticket simbolico di un euro. Il denaro raccolto verrebbe reinvestito, almeno in parte, per pagare stewart e un servizio di informazioni turistiche.
Il sistema, se funzionerà, potrebbe essere esportato ad altri luoghi della città, contribuendo a migliorare la gestione del turismo e a preservare il patrimonio storico e artistico di Roma.
Un’Opportunità di Miglioramento?
La proposta di accesso a numero chiuso alla Fontana di Trevi solleva diverse questioni. Da un lato, è comprensibile la necessità di gestire il flusso turistico e di garantire la sicurezza e la fruibilità del monumento. Dall’altro, si pone il problema della limitazione dell’accesso a un bene pubblico e della potenziale introduzione di barriere economiche per i visitatori.
Sarà fondamentale coinvolgere tutti gli attori in campo, a partire dalla Soprintendenza, per trovare un equilibrio tra la tutela del monumento, la gestione del turismo e l’accessibilità per tutti.
Un Bilanciamento Delicato
La proposta di accesso a numero chiuso alla Fontana di Trevi solleva un dilemma interessante. Da un lato, è comprensibile la necessità di gestire il flusso turistico e di garantire la sicurezza e la fruibilità del monumento. Dall’altro, si pone il problema della limitazione dell’accesso a un bene pubblico e della potenziale introduzione di barriere economiche per i visitatori. La soluzione ideale dovrebbe trovare un equilibrio tra la tutela del monumento, la gestione del turismo e l’accessibilità per tutti, garantendo un’esperienza positiva sia per i romani che per i turisti.