Sostegno all’Ucraina e ricerca di una pace giusta
Il Forum Ambrosetti di Cernobbio ha visto un incontro cruciale tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Meloni ha ribadito il sostegno incondizionato all’Ucraina, affermando che il Paese non può essere abbandonato al suo destino. L’incontro si è focalizzato sulla ricerca di una pace giusta e duratura, con Meloni che ha sottolineato la centralità del sostegno all’Ucraina nell’agenda della Presidenza italiana del G7.
La guerra, secondo Meloni, si trova in una fase di stallo, condizione ideale per lavorare a soluzioni diplomatiche. Zelensky ha rilanciato il suo piano di pace, che vorrebbe presentare a Joe Biden e ai due candidati presidenti degli Stati Uniti, Kamala Harris e Donald Trump.
Il sostegno dell’Italia è stato apprezzato dal commissario Ue Paolo Gentiloni e dall’Alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell, sebbene quest’ultimo abbia sollevato un interrogativo sull’utilizzo delle armi fornite dall’Italia all’Ucraina. Zelensky ha risposto indirettamente, affermando che non ci sono problemi nelle relazioni con l’Italia.
Focus sull’economia italiana e la manovra di bilancio
Meloni ha anche rivendicato i risultati economici dell’Italia, evidenziando la crescita del Pil e i dati positivi sull’occupazione. Ha sottolineato che le risorse non sono molte, ma fa la differenza come vengono utilizzate, e che la stagione dei bonus e dei soldi buttati dalla finestra è finita.
La premier ha confermato l’intenzione del governo di rivedere il piano di transizione energetica senza rinunciare agli obiettivi di decarbonizzazione. Le priorità nella manovra di bilancio saranno i salari, la natalità e il sostegno alle imprese che assumono, con l’obiettivo di aumentare i contratti stabili e ridurre il precariato.
Nomine Ue e il ruolo di Fitto
Sullo sfondo, il dialogo aperto con l’Ue con le nomine dei commissari che si avvicinano. Il ministro Raffaele Fitto è il candidato dell’Italia per una delega economica di peso. Nonostante il ‘no’ di FdI al bis di Ursula von der Leyen, Meloni ha espresso fiducia che all’Italia venga riconosciuto ciò che le spetta.
La premier ha espresso apprezzamento per il lavoro di Fitto sul Pnrr, sottolineando che il sistema Paese sta lavorando bene in vista della fase cruciale della messa a terra dei progetti e dei primi risultati tangibili.
Il ruolo dell’Ue e la ricostruzione dell’Ucraina
L’Ue sta lavorando alle nuove regole di bilancio, ereditando il metodo del Pnrr per segnare un cambio di prospettiva su come si ragiona e si costruisce una manovra di bilancio. Il commissario economico Paolo Gentiloni ha invitato il successore di Fitto, chiunque esso sia, a essere molto ambizioso.
Meloni e Zelensky hanno discusso anche della ricostruzione dell’Ucraina, in vista dello svolgimento nel 2025 in Italia della prossima Ukraine Recovery Conference. I due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi della situazione sul terreno e delle più immediate necessità dell’Ucraina in vista dell’inverno e a fronte dei continui attacchi russi.
Un segnale di continuità e di impegno
L’incontro tra Meloni e Zelensky a Cernobbio rappresenta un segnale importante di continuità nel sostegno all’Ucraina da parte del governo italiano. La premier ha ribadito il suo impegno per la ricerca di una pace giusta e per la ricostruzione del Paese, dimostrando un forte senso di responsabilità e di solidarietà internazionale. È un segnale positivo che il governo italiano continui a dare priorità a questa questione, anche in un contesto economico difficile.