Un pericolo nascosto tra le pagine
Un team di chimici della Lipscomb University negli Stati Uniti ha scoperto che alcuni libri dell’età vittoriana possono essere pericolosi per la salute. Le analisi condotte su volumi con copertine in tessuto risalenti al XIX e XX secolo hanno rivelato la presenza di coloranti tossici a base di piombo e cromo, utilizzati per rendere più accattivanti le copertine. La chimica Abigail Hoermann, che ha guidato lo studio, ha affermato che questi libri potrebbero essere presenti in università, biblioteche pubbliche e collezioni private, e che è importante trovare un modo per permettere a tutti di scoprire a cosa si espongono con questi libri e come conservarli in modo sicuro.
Un’indagine approfondita
Lo studio è iniziato dopo che i bibliotecari della Lipscomb University hanno richiesto l’intervento del dipartimento di Chimica per testare alcuni libri con copertine dai colori vivaci. I ricercatori hanno utilizzato diverse tecniche di analisi, tra cui la fluorescenza a raggi X, la spettroscopia di emissione ottica al plasma accoppiato induttivamente e la diffrazione a raggi X, per identificare la presenza e la concentrazione di metalli pesanti nei pigmenti. Quest’ultima tecnica, mai applicata prima ai libri, ha permesso di identificare le molecole di pigmento contenenti piombo e cromo.
Un pericolo concreto
I risultati dello studio hanno rivelato la presenza di piombo e cromo in concentrazioni elevate e pericolose in vari campioni. In alcuni casi è stato identificato il cromato di piombo, un pigmento giallo noto per la sua brillantezza, utilizzato anche da Vincent van Gogh nei suoi famosi Girasoli. Tuttavia, le analisi hanno rivelato concentrazioni di piombo molto più elevate rispetto a quelle del cromo, suggerendo l’utilizzo di altri coloranti con diverse concentrazioni di metalli. I ricercatori stanno lavorando per identificare quali sono.
Misure di sicurezza
I libri in questione sono stati sigillati in plastica e rimossi dalla circolazione, in quanto alcuni campioni contengono concentrazioni di piombo e cromo superiori ai limiti di esposizione considerati accettabili dalle autorità sanitarie statunitensi. Questa scoperta solleva preoccupazioni per la salute dei bibliotecari e librai che maneggiano quotidianamente questi libri, e mette in evidenza l’importanza di una corretta conservazione e gestione di antichi volumi.
Un monito per il futuro
Questa scoperta ci ricorda l’importanza di considerare l’impatto ambientale e sanitario delle sostanze utilizzate nella produzione di oggetti di uso quotidiano, anche in passato. È fondamentale che le istituzioni culturali e le biblioteche siano consapevoli dei potenziali rischi associati alla conservazione di libri antichi, e che adottino misure preventive per garantire la sicurezza del personale e dei visitatori.