Stati Uniti: “Edmundo González Urrutia” ha vinto le elezioni in Venezuela, il Cne ha gli stessi dati dell’opposizione
atlante
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Il Cne in possesso degli stessi dati dell’opposizione
L’ambasciatore Brian Nichols, segretario aggiunto per gli affari dell’emisfero occidentale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che il Consiglio elettorale venezuelano (Cne) è in possesso degli stessi dati pubblicati dall’opposizione. Questi dati dimostrano che Edmundo González Urrutia, candidato presidenziale della Piattaforma unitaria democratica (Pud), ha ottenuto la maggioranza dei voti nelle elezioni presidenziali del 28 luglio.
“L’opposizione democratica venezuelana ha condiviso con il mondo intero la prova del conteggio dei voti. Il Consiglio elettorale (Cne) dispone degli stessi dati che dimostrano che Edmundo ha ottenuto la maggioranza dei voti il 28 luglio. Niente più ritardi. La volontà del popolo venezuelano deve essere rispettata”, ha affermato Nichols sul suo account ufficiale sulla rete sociale X (ex Twitter).
Richiesta di proclamazione immediata dei risultati
Nichols ha espresso la sua preoccupazione per i ritardi nella proclamazione dei risultati elettorali e ha chiesto al Cne di rispettare la volontà del popolo venezuelano. L’ambasciatore ha sottolineato l’importanza di garantire che il processo elettorale sia trasparente e democratico, e ha esortato il Cne a proclamare immediatamente i risultati in base ai dati in suo possesso.
La situazione politica in Venezuela
La dichiarazione di Nichols evidenzia la crescente pressione internazionale sul governo venezuelano per garantire la trasparenza e la legittimità delle elezioni. Le tensioni tra il governo e l’opposizione sono alte, e la comunità internazionale sta osservando con attenzione gli sviluppi in Venezuela. È importante ricordare che la situazione politica in Venezuela è complessa e che le diverse fazioni politiche hanno interessi contrastanti. La comunità internazionale ha un ruolo importante da svolgere nel facilitare un dialogo tra le parti e nel promuovere una soluzione pacifica alla crisi.
