La tutela delle minoranze linguistiche e il valore dell’identità
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo all’ottantesimo anniversario della Resistenza, Liberazione e Autonomia della Valle d’Aosta, ha ribadito il principio fondamentale della Costituzione italiana, secondo cui “non potevano essere considerate straniere, in Italia, lingue parlate da cittadini italiani radicati nel suo territorio”.
Mattarella ha sottolineato come questo principio, esplicitato nell’articolo 3 della Costituzione, sia alla base della tutela delle minoranze linguistiche, riconosciuta dall’articolo 6 e attuata dalla legge 482/1999. Il Presidente ha citato l’esempio della Valle d’Aosta, dove l’articolo 40 bis dello Statuto riconosce il diritto alla salvaguardia delle tradizioni linguistiche e culturali alle popolazioni di lingua tedesca dei Comuni della Valle del Lys, comunemente riconducibili al popolo dei Walser.
“Si tratta di una ricchezza e di un vanto per la Repubblica”, ha affermato Mattarella, evidenziando come la valorizzazione delle specificità delle comunità collocate alle frontiere dell’Italia abbia arricchito i valori di convivenza della nostra civiltà.
L’importanza di un’Europa unita
Il Presidente Mattarella ha poi rivolto l’attenzione all’Unione Europea, definendo “illusione e inganno” pensare di tornare alle singole sovranità nazionali. Ha paragonato l’Edificio europeo a un edificio incompleto che non può reggere alle difficoltà emergenziali, come le calamità naturali o le crisi internazionali.
“Il mondo è pieno di condizioni emergenziali, difficoltà di grande rilievo, globali”, ha affermato Mattarella, sottolineando l’urgenza di completare l’Edificio europeo per garantire la sua solidità e la sua capacità di affrontare le sfide del futuro.
La storia della Valle d’Aosta e il suo contributo all’Italia
Mattarella ha ricordato il ruolo importante che la Valle d’Aosta ha avuto nella Resistenza italiana, con il movimento partigiano guidato da figure come Emile Chanoux. Il Presidente ha sottolineato il contributo dei valdostani alla costruzione della Repubblica, sin dal 1849, quando il Conseil Double della città di Aosta dichiarò: “Questa provincia d’Aosta sarà sempre parte integrante della bella penisola italiana”.
Mattarella ha ricordato come la Valle d’Aosta sia sempre stata un elemento costitutivo del divenire d’Italia, impegnandosi nelle lotte per il Risorgimento e nella Prima guerra mondiale. “Una esperienza unica nei territori e nelle popolazioni di frontiera”, ha concluso il Presidente.
Un messaggio di unità e di inclusione
Le parole di Mattarella rappresentano un messaggio importante di unità e di inclusione, non solo per l’Italia, ma anche per l’Europa. Il Presidente ha sottolineato il valore della diversità linguistica e culturale, e l’importanza di tutelare le minoranze. Ha inoltre ribadito l’urgenza di completare l’Unione Europea per affrontare le sfide globali che ci attendono. Un messaggio di speranza e di ottimismo per il futuro, che invita a guardare avanti con fiducia e a costruire un futuro di pace e di collaborazione.