Un festival che celebra la libertà
Pordenonelegge, il festival letterario che da 25 anni anima la città friulana, si prepara a celebrare un importante traguardo: il suo venticinquesimo anniversario. E lo fa con una dichiarazione di intenti chiara e forte: da festa del libro, Pordenonelegge si evolve in festival della libertà. Un’estensione di valori che, come sottolinea il presidente della Fondazione Pordenonelegge.it, Michelangelo Agrusti, si basa sull’assunto che “i libri regalano sguardi preziosi sul mondo e ci ricordano che il valore letterario è sempre presidio di libertà”.
Questa presa di posizione rigorosa si traduce in un programma ricco di ospiti internazionali e italiani, con un focus particolare sulla libertà di espressione e di pensiero. A inaugurare l’edizione 2023, che si terrà dal 18 al 22 settembre, sarà il cardinale Gianfranco Ravasi, una delle menti più lucide e colte del mondo del cattolicesimo, che terrà una riflessione sul tema “In principio: creazione ed ecologia”.
Un programma ricco di nomi illustri
Il programma di Pordenonelegge 2023 è fitto di nomi illustri. Oltre al cardinale Ravasi, saranno presenti Azar Nafisi, Benard-Henri Lévy, Richard Ford, Fernando Aramburu, Alicia Giménez-Bartlett, Angeles Caso, Miguel Benasayag, Hiroko Oyamada e Deborah Willis. Tra gli ospiti italiani spiccano Enrico Brizzi, Chiara Valerio, Giulia Caminito, Donatella Di Pietrantonio, Rosella Postorino, Felicia Kingsley, Helena Janeczek, Federico Rampini, Aldo Cazzullo, Lilli Gruber, Massimo Recalcati, Massimo Cacciari, Monica Maggioni, Vittorino Andreoli, Diego Marani, Adriano Panatta e Arrigo Sacchi.
Il festival sarà anche l’occasione per celebrare i 25 anni di Fahrenheit Rai Radio 3, un altro caposaldo della cultura italiana. Pordenonelegge si conferma così come un punto di riferimento per la cultura italiana e internazionale, un luogo di incontro e di confronto tra autori, lettori e appassionati di libri.
Un festival inclusivo e accessibile
Pordenonelegge non si limita a celebrare la libertà di espressione, ma si impegna anche a rendere la cultura accessibile a tutti. Il festival è infatti aperto a tutti, con un’attenzione particolare all’inclusione sociale. Saranno presenti studenti di diverse scuole e università, cittadini delle locali residenze per la terza età e una vasta rappresentanza della comunità locale ghanese. Pordenonelegge diventa così un luogo di incontro e di scambio culturale per persone di diverse età, provenienze e background.
L’impegno di Pordenonelegge per l’inclusione e l’accessibilità è un elemento fondamentale del suo successo. Il festival è infatti un evento comunitario, che coinvolge la città e il territorio circostante. Come sottolinea Agrusti, “l’effetto festival garantisce il ritorno di 9,68 euro per ogni euro pubblico investito”. Un risultato che dimostra la validità di una “visione della cultura come ‘impresa’”, che si traduce in un evento di successo e di grande impatto sociale.
Un’occasione per riflettere
Pordenonelegge si conferma un festival importante non solo per la promozione della letteratura, ma anche per la riflessione su temi cruciali come la libertà, l’inclusione e l’accessibilità alla cultura. In un momento storico in cui le divisioni e le disuguaglianze sono in aumento, è fondamentale che eventi come Pordenonelegge promuovano il dialogo, il confronto e la condivisione di valori comuni. La scelta di affidare l’inaugurazione al cardinale Ravasi, una figura di grande spessore culturale e intellettuale, è un segnale chiaro di questa volontà di aprire un dibattito su temi di grande attualità.