Sequestro da un milione di euro a un affiliato del clan Lo Russo
La Direzione Investigativa Antimafia (DIA) di Napoli ha sequestrato beni per un valore complessivo di circa un milione di euro a un affiliato del clan Lo Russo, condannato per reati connessi all’organizzazione criminale. Il provvedimento, emesso su richiesta congiunta del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dal direttore della DIA, ha riguardato due società attive nel settore commerciale, 6 beni immobili, numerosi oggetti preziosi e rapporti finanziari.
Indagini e ruolo chiave dell’affiliato
Le indagini, condotte negli anni dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Napoli, hanno individuato il ruolo chiave dell’affiliato, che guidava di fatto un’azienda di riferimento del clan. Questo consentiva all’organizzazione criminale di diversificare i propri settori di investimento negli appalti di servizi presso la Pubblica Amministrazione.
Il clan Lo Russo: una storia di criminalità
Il clan Lo Russo è un’organizzazione criminale operante a Napoli, nota per i suoi traffici illeciti, tra cui il traffico di droga, estorsioni, usura e infiltrazioni nel tessuto economico e sociale della città. Il clan ha una lunga storia di criminalità, con radici che risalgono agli anni ’80. Negli ultimi anni, le autorità hanno condotto numerose operazioni per contrastare le attività del clan, con numerosi arresti e sequestri di beni.
L’importanza della lotta alla criminalità organizzata
Il sequestro dei beni rappresenta un duro colpo per il clan Lo Russo e dimostra l’impegno delle autorità nel combattere la criminalità organizzata. La confisca dei beni consente di sottrarre risorse economiche alle organizzazioni criminali, rendendone più difficile l’operatività e la capacità di infiltrarsi nel tessuto economico e sociale.