La morale come specchio della società
Il regista palestinese Scandar Copti, in gara ad Orizzonti con il suo nuovo film Happy Holidays, affronta un tema complesso e delicato: la morale come riflesso della società. Copti, già candidato all’Oscar per il miglior film straniero con Ajami, nel 2010, esplora in questo nuovo lavoro le dinamiche di due famiglie, una palestinese e una israeliana, in cui ogni personaggio fa delle scelte in base a quella che considera la propria morale.
“Non è giusto o sbagliato, ma la morale è qualcosa che abbiamo introiettato dai nostri genitori e dalla società”, spiega Copti. “La società israeliana, in relazione alla società palestinese, tende a indottrinare, a dettare precetti che vengono interiorizzati per cui sembrano e suonano normali, perché dettati da una convinzione di una superiorità morale.”
Un racconto in quattro capitoli
Happy Holidays è un film diviso in quattro capitoli, ognuno dei quali segue la storia dal punto di vista di un personaggio diverso. Incontriamo Rami, un giovane palestinese di Haifa, alle prese con la decisione della sua ragazza ebrea di non abortire. Hanan, la madre di Rami, affronta una crisi finanziaria e si ritrova invischiata in complicazioni quando chiede il risarcimento per l’incidente della figlia Fifi. Miri, la madre della ragazza, è costretta ad affrontare la depressione della figlia, mentre insieme a Rami cerca di convincerla a interrompere la gravidanza. Infine, Fifi è tormentata dal senso di colpa per aver nascosto un segreto che mette a rischio la reputazione della famiglia e la sua relazione appena iniziata con il dottor Walid.
Un’idea nata da un ricordo
L’idea del film nasce da un ricordo di una conversazione origliata da Copti quando era adolescente: “La mamma diceva al figlio: “non farti mai dire da una donna cosa devi fare”, e la cosa strana per me era che una madre, una donna, lo dicesse al figlio”, racconta il regista.
Per Copti, la libertà è un concetto che si applica a tutti, ma in particolare alle donne: “Nessuno è veramente libero finché le donne non sono libere, e nessuno è veramente libero finché non siamo tutti liberi”, conclude.
Un’analisi profonda della società
Happy Holidays non si limita a raccontare una storia, ma offre una riflessione profonda sulla società, sulla morale e sulla libertà. Attraverso le vicende dei suoi personaggi, Copti mette in luce le contraddizioni e le difficoltà che si nascondono dietro le apparenze, invitando lo spettatore a riflettere sulle proprie convinzioni e sul ruolo della società nella formazione della nostra morale.
Un film che fa riflettere
Happy Holidays è un film che non lascia indifferenti. La sua forza sta nella capacità di raccontare una storia universale attraverso la lente di una realtà specifica, quella del conflitto israelo-palestinese. Il film ci invita a riflettere sul ruolo della morale nella nostra vita e sulla necessità di essere liberi, non solo come individui, ma anche come società.
Un’analisi profonda della società
Il film di Scandar Copti, Happy Holidays, rappresenta un’analisi profonda della società israeliana e palestinese, mostrando come la morale sia un costrutto sociale che influenza le scelte individuali. Il film pone in luce le contraddizioni e le difficoltà di una società divisa, in cui la morale è spesso usata come strumento di controllo e di potere. Il film offre una prospettiva critica e realistica, invitando lo spettatore a riflettere sulle proprie convinzioni e sul ruolo della società nella formazione della nostra morale.