Accuse di “cospirazione” e ordine di arresto
Il procuratore generale del Venezuela, Tarek William Saab, ha confermato le accuse contro Edmundo Gonzalez Urrutia, leader dell’opposizione ed ex candidato alla presidenza, accusandolo di “cospirazione e usurpazione di funzioni pubbliche”. Le accuse derivano dalla pubblicazione su internet dei verbali elettorali che, secondo Saab, dimostrerebbero la vittoria di Gonzalez alle elezioni presidenziali del 28 giugno. Il procuratore ha anche ratificato l’ordine di arresto e il mandato a comparire davanti alla magistratura per Gonzalez.
La memoria difensiva e le accuse di “precedente negativo”
I legali di Gonzalez hanno cercato di consegnare alla magistratura una memoria difensiva per giustificare l’assenza del loro cliente alle tre udienze fissate per interrogarlo. Saab ha bollato la memoria come “fuori luogo”, affermando che “la lettera costituisce un precedente negativo per la legge venezuelana” e che l’opposizione “si ritiene al di sopra della legge”.
Accuse di “autore intellettuale” delle proteste
Saab ha inoltre accusato Gonzalez di essere l’autore intellettuale delle manifestazioni sociali che hanno scosso il Venezuela in seguito alla proclamazione – senza prove – della rielezione di Nicolas Maduro alla presidenza. Le proteste, secondo Saab, “hanno causato la morte di 27 persone”.
Un clima di crescente tensione politica
Le accuse contro Gonzalez Urrutia aggiungono un’ulteriore dose di tensione al già delicato clima politico venezuelano. La vicenda mette in luce le profonde divisioni tra il governo e l’opposizione, con il procuratore che accusa Gonzalez di gravi reati e l’opposizione che sostiene di essere vittima di una persecuzione politica. La situazione rischia di alimentare ulteriormente le tensioni sociali e politiche nel Paese.