Mia Farrow trova pace, capisce chi lavora con Woody Allen
Dopo anni di battaglie legali e mediatiche contro Woody Allen, Mia Farrow sembra aver trovato finalmente pace. In un’intervista alla Cbs, l’attrice ha dichiarato di giudicare “totalmente comprensibile” se altri attori accettano di lavorare con l’ex compagno a dispetto delle accuse da lei stessa rivoltegli di aver molestato la figlia adottiva di entrambi, Dylan, quando la bambina aveva appena sette anni.
La Farrow, quasi ottantenne, è stata intervistata assieme a Patti LuPone, la sua co-star nel nuovo show di Broadway “The Roommate”, in cui reciteranno a partire dal 12 settembre. Mia e Woody hanno lavorato assieme in ben 13 film, da “Midsummer’s Night Sex Comedy” del 1982 a “Mariti e Mogli” dieci anni dopo.
L’intervistatore della Cbs, Seth Doan, ha chiesto all’attrice se si sentisse in grado di separare la sua esperienza su quei 13 set dalle “tribolazioni e le prove” che sono seguite. Lei ha risposto di sì: “E capisco completamente se un attore decide di lavorare con lui. Non sono tra quelli che dicono: no, non deve”.
Mia ha detto di sentirsi “in pace”, nonostante tre anni fa fossero state proprio le sue accuse al centro di un documentario shock di Hbo (“Allen contro Farrow”) e nonostante che nel lontano 1997 lui avesse sposato la figlia adottiva di lei Soon-Yi Previn dopo che la stessa Mia aveva scoperto foto nude della ragazza in casa dell’allora partner.
Un nuovo capitolo per Mia Farrow a Broadway
Tantissima acqua è passata sotto i ponti da allora. Alla Cbs l’attrice ha detto che per la maggior parte del tempo è contenta di esser fuori dalla luce dei riflettori. In “Roommate” di Jen Silverman, Mia recita accanto a Patti LuPone, amica e vicina di casa nella stessa contea del Connecticut, nel ruolo di donne dalle origini e i caratteri radicalmente diversi: “Ci completiamo l’una con l’altra perché siamo agli antipodi”, ha detto Patti al New York Times.
La storia segue la traiettoria di una mite affittacamere di mezza età del Midwest (Mia) che accoglie in casa una turbolenta estranea del Bronx (Patti). La produzione segna il ritorno a Broadway per le due star: Lupone era salita in scena l’ultima volta alcuni anni fa nel revival premio Tony di “Company” di Stephen Sondheim.
Quanto a Mia, restano memorabili le sue letture teatrali di “Chi ha Paura di Virginia Woolf” del 2000 e “Love Letters” del 2014.
La complessità della situazione
La dichiarazione di Mia Farrow, pur rappresentando un passo verso la pace personale, non risolve la complessità della situazione. Le accuse di molestie rivolte a Woody Allen rimangono, e la sua decisione di lavorare con lui è una scelta personale che ogni attore deve valutare in base ai propri principi e alla propria coscienza. La vicenda, in ogni caso, pone interrogativi sul potere, la giustizia e la responsabilità nel mondo del cinema e della società in generale.