Sinner e Draper, amici e rivali in semifinale
Il destino ha voluto che Jannik Sinner e Jack Draper si incontrino in semifinale dello US Open. Un match che si prospetta emozionante non solo per l’alto livello di gioco dei due tennisti, ma anche per il legame di amicizia che li unisce. Sinner, il primo italiano a raggiungere la semifinale in tutti e quattro i tornei del Grande Slam, ha descritto Draper come un “buon amico” e un “giocatore completo”, evidenziando la difficoltà dell’impegno che lo attende.
“Draper e io ci conosciamo bene, siamo buoni amici anche fuori dal campo”, ha detto Sinner in conferenza stampa. “Qui sta facendo un torneo di grande qualità, è un giocatore completo, serve bene, ha un ottimo dritto e un rovescio molto solido. Contro di lui sarà dura”.
Sinner ha anche ricordato l’esperienza di un torneo di doppio giocato insieme a Montreal: “E’ stato divertente giocare a Montreal il doppio insieme a lui, questo ci ha permesso di avvicinarci e conoscerci un po’ meglio. Ci siamo mandati dei messaggi sia nei momenti più belli sia nei momenti più complicati. La nostra è una bella amicizia, ma ovviamente la metteremo da parte per qualche ora quando saremo in campo, ma dopo la stretta di mano torneremo amici come prima”.
Un percorso di crescita costante per Sinner
Sinner ha anche fatto un primo bilancio della sua stagione, a pochi giorni dal caso doping che ha rischiato di destabilizzarlo. “A prescindere da quello che accadrà nei prossimi giorni, sono molto soddisfatto della mia stagione”, ha detto. “È stata molto costante e ho fatto tanti quarti, semifinali e finali. Per me questa è la cosa che conta di più, vuol dire che sto crescendo e che sto lavorando bene. Tre anni fa facevo ottavi e qualche quarto, poi ho aggiunto qualche semi, quest’anno ho fatto un altro piccolo passo in avanti. Ho fatto progressi importanti”.
Sinner ha poi analizzato la sua vittoria su Medvedev, un match che lo ha visto “contento di come ho trovato le soluzioni”, ma senza sentirsi il favorito: “Tutti quelli che sono nei quarti e nelle semifinali di questi tornei meritano di esserci. Nessuna vittoria può essere data per scontata e quando affronti un giocatore devi sempre fare attenzione e trovare le soluzioni. Da questo momento in poi i match daranno delle sensazioni diverse, io sono solo più fortunato ad aver già fatto queste esperienze”.
Il supporto di Anna Kalinskaya e le parole di Draper
Nel box di Sinner, durante la sfida contro Medvedev, era presente anche la sua ragazza, Anna Kalinskaya, eliminata al terzo turno degli US Open. La giocatrice russa ha deciso di sostenere il fidanzato nella corsa al secondo titolo Slam della carriera.
Anche Draper ha parlato del suo rapporto con Sinner: “Jannik è un buon amico, qualcuno a cui sono molto vicino: ci scambiamo messaggi nei momenti positivi e in quelli negativi. Questo è uno sport difficile da praticare quando sei giovane, non abbiamo molti amici quindi, in un certo senso, avere il sostegno di qualcuno che vive le stesse situazioni è importante. Ho un enorme rispetto per Jannik ed è stato fantastico giocare in doppio con lui a Montreal”.
“La prima volta che ci siamo incontrati era in un torneo Under 18”, ha aggiunto Draper. “In un certo senso è stato strano seguire il suo percorso perché da junior Jannik non era un giocatore tra i più considerati. Ovviamente poi le cose sono cambiate, e velocemente. L’ho sempre seguito, perché tra l’altro è un ragazzo incredibile, molto educato e che è positivo per il nostro sport”.
Un’amicizia che non si spegne in campo
Il match tra Sinner e Draper si prospetta come una sfida affascinante non solo dal punto di vista sportivo, ma anche per il legame di amicizia che unisce i due tennisti. Sarà interessante vedere come l’amicizia influenzerà la loro performance in campo, ma è certo che la loro stima reciproca non si spegnerà, anche dopo la sfida. Il tennis, come molti altri sport, è uno sport individuale, ma la solidarietà e il supporto tra atleti sono fondamentali per affrontare le sfide e i momenti difficili di una carriera.