Grillo a Roma, mistero sull’agenda
Il fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è arrivato a Roma in modo improvviso e inaspettato, senza appuntamenti in agenda noti ai vertici del partito. La sua presenza a Roma, nel solito albergo, ha suscitato curiosità e interrogativi. Si ipotizza che Grillo abbia in programma incontri con ex M5S, forse con alcuni dei 11 che un mese fa hanno criticato Conte per il “tracollo” del Movimento. Il gelo tra Conte e Grillo è ai massimi livelli, con il fondatore che ha posto paletti non negoziabili sulla costituente che dovrà rifondare il Movimento, come il simbolo, il nome e la regola del secondo mandato. La situazione è così tesa che si parla di una possibile scissione.
Conte contro Renzi: “Non è credibile”
Giuseppe Conte, presidente del M5S, ha sferrato un duro attacco a Matteo Renzi, definendolo “incompatibile” con un progetto anti-Meloni. Conte ha accusato Renzi di aver lavorato con Meloni e di aver votato con il centrodestra, sottolineando la sua “capacità demolitoria” e la sua “inaffidabilità”. L’attacco di Conte si concentra anche sul passato di Renzi, con accuse di aver preso soldi dagli arabi e di non essere credibile su temi come i diritti umani e la politica estera. Conte ha chiesto un chiarimento su come si possa parlare di “valori occidentali” e “esportarli” mentre si assiste allo “sterminio di 40 mila civili palestinesi inermi”. La replica di Maria Elena Boschi, deputata di Iv, è stata immediata: “Conte parla dell’incoerenza di Renzi, sembra una barzelletta. Ha governato con la destra, ha firmato i decreti immigrazione con Salvini”.
Schlein: “Siamo in campagna elettorale, mettiamo al centro i temi”
Elly Schlein, segretaria del Pd, ha risposto alle domande sul futuro del campo largo con una frase ambivalente: “Siamo in campagna elettorale in Emilia Romagna, lo siamo in Umbria, presto spero che lo saremo anche in Liguria, quindi continueremo a lavorare mettendo al centro i temi più che i nomi”. La frase sembra un avviso ai potenziali alleati, in particolare a M5S e Avs, che hanno posto veti su Italia Viva, ma anche a Renzi e Calenda. Schlein sembra voler accelerare il processo, sottolineando la necessità di partire con la campagna elettorale in Liguria e di non perdere tempo in “bizantinismi”.
Un campo largo in bilico
La situazione politica italiana è in fermento, con il campo largo che appare in bilico tra tensioni interne e incertezze sul futuro. Le dichiarazioni di Grillo e Conte, così come la frase ambivalente di Schlein, evidenziano le difficoltà nel costruire un’alleanza solida e credibile. La questione dei veti, le accuse reciproche e le divergenze sui temi fondamentali rischiano di minare la possibilità di un’alleanza di centrosinistra in vista delle prossime elezioni. Il futuro del campo largo è incerto e dipenderà dalla capacità dei leader di trovare un punto di incontro e di superare le divergenze.