Entrate di luglio: il ‘momento della verità’
Il percorso di avvicinamento alla manovra di bilancio 2024 entra in una fase decisiva. Il ‘momento della verità’ per capire se a luglio le entrate tributarie sono andate meglio del previsto è arrivato. Il dato, che sarà svelato dal Mef domani pomeriggio, è cruciale per definire il ‘tesoretto’ disponibile e le traiettorie del Piano strutturale di bilancio (Psb).
Il Psb, che il governo intende approvare a metà mese, dovrà essere inviato all’Ue entro il 20 settembre. La data a Bruxelles è flessibile, ma la stesura del piano è resa più complessa dal nodo delle riforme necessarie per chi, come l’Italia, intende chiedere l’allungamento del piano a 7 anni. Il confronto con l’Europa su questo punto si preannuncia impegnativo.
Il dialogo tra la Commissione Ue e gli Stati è stato finora ‘tranquillo’ rispetto alle traiettorie indicate ai singoli paesi. Più complesso è il confronto con chi chiede l’allungamento dei piani da 4 a 7 anni, soprattutto per le riforme che garantiscono una maggior sostenibilità fiscale.
Il ‘bilanciomercato’ in corso: risorse, priorità e ipotesi
Le entrate tributarie di luglio, che includono l’autoliquidazione di fine luglio, potrebbero evidenziare un maggiore flusso rispetto al previsto. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si è mostrato prudente in attesa di questo dato. La cornice delle risorse è ancora incerta. Sul tavolo ci sono i 2 miliardi della spending review e le risorse attese dal taglio delle tax expenditures (fino a 1 miliardo). Per il resto, la caccia alle risorse è avviata e si muove in ogni direzione. Per alcune voci, come i possibili introiti dal concordato preventivo delle partite Iva, bisogna attendere fine ottobre.
Le priorità del governo sono già chiare: taglio del cuneo, Irpef a tre aliquote (con possibili interventi per i redditi medi), estensione alle autonome della decontribuzione per le madri, pensioni minime. Si lavora anche per non fare tagli alla sanità, per la quale si punta a racimolare 2-2,5 miliardi in più.
Accanto a questi punti fermi, fioccano ipotesi e simulazioni. Giorgetti non si scompone e ribadisce che prima serve ‘il quadro’, poi saranno declinati gli interventi. ‘Vale come il calciomercato’, dice il ministro, ‘prima c’è il calciomercato poi arriva la realtà; d’estate tutti scrivono qualcosa, il bilanciomercato, poi arriva il momento in cui si fanno le cose che si devono fare’.
Pensioni e autonomi: le richieste dei partiti
Il tema pensioni sarà affrontato nella manovra. ‘Come tutte le altre voci di spesa saranno trattate. Se ne parlerà anche nel piano strutturale’, assicura Giorgetti. Il dossier è delicato e i partiti di maggioranza sono già in pressing.
Forza Italia non molla sulle pensioni minime: ‘la rivalutazione già fatta nel 2023 va operata anche nel 2024’, dice Paolo Barelli, presidente dei deputati azzurri. Anche Matteo Salvini, leader della Lega, apre al sostegno degli assegni bassi, ma ribadisce il ‘no’ all’allargamento delle finestre per il pensionamento anticipato: ‘Vogliamo evitare ogni possibile peggioramento’ con pensioni ‘più ritardate o penalizzazioni’.
La Lega punta anche ad estendere ulteriormente la tassa piatta per gli autonomi, portata quest’anno a 85mila euro. ‘Stiamo studiando la possibilità di estendere la flat tax al 15%, fino ai 100mila euro’, annuncia Salvini. Da Noi moderati, infine, propone di raddoppiare da 800 a 1.600 euro il tetto delle detrazioni per le spese scolastiche sostenute dalle famiglie.
Un ‘bilanciomercato’ complesso e incerto
La manovra di bilancio 2024 si presenta come un ‘bilanciomercato’ complesso e incerto. Le entrate di luglio rappresentano un tassello fondamentale per definire le risorse disponibili, ma il quadro generale è ancora in divenire. Il confronto con l’Ue sull’allungamento del piano a 7 anni e le riforme necessarie per ottenere l’estensione rappresentano un’ulteriore sfida. La definizione degli interventi, tra cui il taglio del cuneo, l’Irpef, le pensioni e le misure per gli autonomi, è ancora in fase di elaborazione. Le richieste dei partiti di maggioranza e le diverse ipotesi in campo rendono il processo di definizione della manovra un terreno di confronto continuo.