Un viaggio nel cuore della natura e dell’animo umano
Marianna Corona, figlia d’arte e autrice di “Fiorire tra le rocce. La via dell’equilibrio quando la vita si fa ripida”, un racconto autobiografico che affrontava la sua esperienza con la malattia, si cimenta ora con la narrativa con “Le Vèinte. Le streghe del vento”. Il romanzo, in libreria dal 3 settembre con Giunti, è un viaggio nel cuore della natura e dell’animo umano, un’esplorazione del rapporto tra uomo e ambiente, in un contesto montano ricco di suggestioni dark.
Come la stessa autrice ha raccontato, la scrittura è per lei un modo per incanalare la sua inquietudine del vivere, un modo per dare vita a personaggi che esistono e si muovono in modo autonomo nel racconto. “Le Vèinte” nasce da un’esperienza di vita intensa, quella della malattia oncologica, che ha portato Marianna a confrontarsi con la propria fragilità e con l’ineluttabilità della vita. Un’esperienza che l’ha spinta a fare “un salto nel vuoto nella narrativa”, a dare voce al suo “filone più cupo”, quello legato alle sue radici, a Erto, un luogo che le ha ispirato l’atmosfera dark del romanzo.
Un romanzo che nasce dalla montagna
Il romanzo, come il titolo stesso suggerisce, è fortemente legato al mondo montano. “Vèint”, che significa “vento” in un dialetto arcaico, è un elemento centrale del libro, che rappresenta il contrasto tra la natura e l’essere umano, lo scontro di un pianeta che si ribella a chi lo sfrutta in modo inopportuno. Il libro è ambientato in un “non luogo” e in un “non tempo”, in un contesto che richiama le atmosfere suggestive dei luoghi di montagna che Marianna frequenta da quando era piccola.
Il romanzo è un viaggio in un territorio che si riconosce, che è familiare e al tempo stesso misterioso, un luogo che si cela tra le pieghe della memoria e che si rivela in tutta la sua bellezza e la sua potenza. Il lettore è invitato a immergersi in un mondo fatto di montagne, boschi, fiumi e cascate, di leggende e di storie, di personaggi che si muovono tra il reale e il fantastico.
Un’eredità letteraria
Marianna Corona è figlia d’arte, suo padre è il noto scrittore e alpinista Mauro Corona. L’eredità letteraria del padre è evidente nel romanzo, che si nutre di un linguaggio ricco e suggestivo, di immagini evocative e di un’attenzione particolare alla natura. Ma Marianna ha saputo trovare la sua voce, la sua identità letteraria, creando un romanzo che è al tempo stesso personale e universale, che parla di temi universali come la vita, la morte, la natura, la fragilità umana, in un linguaggio che è al tempo stesso poetico e diretto.
L’appuntamento con “Le Vèinte. Le streghe del vento” è per domenica 22 settembre a Pordenonelegge, dove il romanzo sarà presentato in anteprima nazionale al PalaPaff! e dove Marianna Corona dialogherà proprio con suo padre Mauro. Un’occasione per scoprire un nuovo talento letterario e per immergersi in un mondo fatto di montagne, di storie e di emozioni.
Un debutto promettente
“Le Vèinte. Le streghe del vento” rappresenta un debutto promettente per Marianna Corona. Il romanzo dimostra una sensibilità particolare per la natura e per le emozioni umane, unita a una capacità di narrazione coinvolgente e a un linguaggio ricco e suggestivo. La sua esperienza personale con la malattia ha contribuito a dare profondità e autenticità al suo racconto, rendendolo ancora più toccante e coinvolgente.